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Molotov contro il circo Millennium a Trento

Derek Coda Prin

Derek Coda Prin

Prima a Feltre, dove nella notte fra domenica e lunedì al circo Millennium-Armando Orfei sono stati letteralmente spaccati 73 cartelli pubblicitari. Poi giovedì a Trento, una molotov innescata sotto alla carovana delle casse, che fortunatamente si è spenta, perché nel caso in cui le intenzioni degli attentatori si fossero concretizzate, i danni sarebbero stati incalcolabili.
Non è difficile capire da dove partano questi episodi. A Feltre le ostilità verso il circo sono iniziate proprio in merito ai cartelli affissi, come ha riportato la stampa, e poi qualcuno è passato dalle proteste alle vie di fatto.
Ancora più grave l’episodio di Trento. “Era una molotov a innesco, rudimentale ma pensata per fare grossi danni. Uno zampirone acceso avrebbe dovuto incendiare dei fiammiferi che a loro volta avrebbero appiccato il fuoco a dei cubetti del tipo di quelli utilizzati per accendere il camino o il barbecue. Il tutto era collegato ad una bottiglia di benzina da 1 litro e mezzo”, spiega DereK Coda Prin, del circo Millennium. Che ovviamente ha sporto subito denuncia. “Davanti al circo, dalla parte opposta della strada, ci sono due telecamere e spero che abbiano ripreso gli attentatori”. La molotov è al vaglio dei carabinieri.
Le campagne dissennate contro i circhi con animali hanno da tempo assunto in molti casi la forma di vere e proprie intimidazioni, attacchi violenti, sfociati spesso in danneggiamenti gravi. “Ipotesi gesto dimostrativo, forse di protesta di animalisti”, ha scritto l’Ansa.

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