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Mirabilia fa sognare anche sotto il diluvio

Bebé cresciuti: la compagnia Due e un quarto

Inizia sotto il sole la penultima giornata al Festival Mirabilia di Fossano e si conclude sotto un grande acquazzone. Oggi, più che nei giorni precedenti, l’arte di strada ha invaso la città. I numerosi visitatori che affollano le strade di Mirabilia si muovono curiosi, si lasciano coinvolgere senza reticenze, sostengono gli artisti che si ritrovano a lavorare anche sotto la pioggia, ben attrezzati con ombrellini di tutti i colori e la voglia di partecipare, di farsi stupire. Il pomeriggio si apre con una parata e uno spettacolo dei piccoli artisti della Scuola Bimbocirco, accompagnati dalla musica dal vivo degli allievi dell’Istituto Musicale Baravalle.
Più tardi assistiamo all’esibizione dei Sábado Noche, argentini della sezione Off del Festival: uno spettacolo semplice, che mira soprattutto a coinvolgere il pubblico, rendendolo partecipe delle stravaganze dell’arte di strada. Come il signor Walter, che da spettatore si ritrova a fare da assistente e da lanciatore di clave in scena. A seguire ci spostiamo verso un’altra postazione per assistere allo spettacolo della Compagnia La Tal, che però è rimasta bloccata per strada a 30 km con il motore fuso. Inconvenienti dello spettacolo dal vivo.
In attesa della performance seguente, veniamo attratti dall’euforia della folla dei visitatori che insegue due carrozzine giganti abitate da due strani bebè: sono Silvia Laniado e Martina Soragno, della Compagnia Due e un Quarto, che contaminano, con divertito piglio metateatrale la comicità da commedia con i burattini, suscitando stupore e divertimento. C’è chi si ferma invece ad ascoltare le storie cantate de La Corte dei Folli e chi si gode il buon mix di musica, circo e teatro della Compagnia Bandaradan. Nonostante le nuvole minacciose, va in scena l’attore danzatore e giocoliere di Manonuda teatro, con uno spettacolo ancestrale, in cui il corpo è l’unico elemento a riempire e dare vita allo spazio, in una danza acrobatica che utilizza anche la magia del fuoco. Lo spettacolo purtroppo si interrompe, nonostante la resistenza degli spettatori, perché la pioggia non lascia scampo.

Ljud

Circocentrique ripete la sua performance al tendone del Grito, suscitando l’entusiasmo dei critici e degli spettatori che affollano lo chapiteau. Ritorna un po’di sole ed ecco che da uno spazio lontano compaiono delle figure protette da un rosa accecante – della Compagnia slovena Ljud – alla ricerca di un contatto con la città e con i suoi abitanti, in un’azione urbana che rende lo spettatore parte integrante della performance, chiamandolo a confrontarsi con l’alterità e ad accoglierla. Dopo cena ci ritiriamo nella Fossano Bassa, nel mondo del Cirko Panico: uno chapiteux, un ristorante vegano, la carovana bar e un piccolo palco. Alle 21.30 va in scena la magia dei Coliflor, vincitori del premio Miglior Compagnia Giovane del 2010 a Mirabilia. Uno spazio desolato si anima dei sogni e degli incubi di uno strano gruppo di personaggi che accompagnati dalla musica dal vivo mettono in scena l’emotività dei sogni mischiandola alla confusione della realtà, in una danza collettiva che affida ai corpi e alle scene l’espressione dell’umanità. A seguire nello spazio esterno La Compagnia Off di circo contemporaneo Cirque Branc conduce lo spettatore in una favola antica e moderna che stupisce e diverte lo spettatore, in una performance che gioca con le tecniche acrobatiche del circo. E poi ancora risalendo in città l’irriverente clown cileno El Karcocha trasforma la strada in uno spettacolo comico, bloccando le auto, facendosi bambino, amante, contestatore, animatore, rendendo il pubblico partecipe di un linguaggio immediato che gioca con la realtà e la scuote capovolgendola.

Il clown cileno El Karcocha blocca il traffico

È già mezzanotte quando le belle acrobate musiciste Ladybugs sfidano le nuvole volteggiando sui loro tessuti rossi, chiamando ad assisterle dal pubblico il signor Giovanni. Grazie all’ospitalità offertami sotto l’ombrello di uno spettatore, riesco ad assistere a parte della performance che verrà interrotta però presto da un vero e proprio diluvio. Il pubblico, dispiaciuto per la chiusura forzata di questa festa collettiva si ripara sotto i portici dandosi appuntamento al giorno dopo, sotto il sole.
Valentina Maggio

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