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Meraviglioso Acquatico

La struttura è quella che solitamente viene adoperata per i circhi acquatici: palco ampio e rialzato al posto della tradizionale pista rotonda in segatura. Uno chapiteau a 4 antenne (22 x 26 metri) con tutte poltroncine e con i palchi allestiti attorno ad una piscina ovale adornata da fontane danzanti. Fra piscina e palco, una piattaforma pentagonale. Gradevoli i velluti e apprezzabili le luci. Questo è il Circo Acquatico, diretto da Marcello Dell’Acqua, che prima dello scorso Natale è rientrato in Sicilia dove aveva già operato un paio di anni fa. Non è stato facile attirare spettatori, in un periodo di grave crisi economica e con una sovradimensionata presenza di circhi in città, ma questo medio-piccolo complesso ci è riuscito ottenendo riscontri positivi dai più piccoli.
Lo spettacolo comincia con corteo festoso dall’ingresso esterno del circo: artisti che, vestiti da marinai, suonano i tamburi e personaggi dei cartoons. Si apre così lo show Meraviglioso Divertimento. Giochi d’acqua a fare da ouverture ed ecco che sul palco arrivano Alex, il clown filo conduttore dello spettacolo, ed Ariel. Il simpatico e birbante bambino viene svegliato nel suo sogno toccato dalla sirena che gli fa conoscere il mondo del circo acquatico. Si inizia, quindi, con la giocoleria di Danilo e Arianna Dell’Acqua. Palline, cerchi e clave che talvolta vengono lanciati da un artista all’altro e che, talaltra, vengono tenuti in volo a quattro mani con alcuni passing abbastanza difficili. E’ quindi la volta di un numero suggestivo e ben congegnato: le evoluzioni della verticalista Mattea La Veglia accompagnate dalle note di un brano cantato, dal vivo, da Dorinda Ceraolo, bella ragazza calabrese e splendida voce che potrebbe ben figurare nelle più prestigiose rassegne canore.

Anita Canestrelli, nel suo curriculum la formazione all'Accademia d'Arte Circense

Continuano i numeri al femminile: una sirena, al secolo Anita Canestrelli (moglie di uno dei titolari del circo acquatico, Danilo Dell’Acqua), si siede su di un cerchio, perde la coda, e comincia a volteggiare e a disegnare figure morbide lassù, quasi sotto la volta dello chapiteau. Fra un’attrazione e l’altra, le riprese di Alex con una comicità, talvolta irriverente ma ricca di espressività, che riesce ad attrarre i più piccoli chiamati, spesso, a diventare protagonisti delle gags. Il primo tempo si chiude con la performance di un’altra donna. Arianna dell’Acqua che offre una buona dote di dimestichezza nell’hula-hoop, e che fa da apripista, in un’atmosfera orientale con odalische e un marajà, al numero di serpenti, scorpioni, ragni ed altre amenità del mondo animale. Sale quindi sul palco Nino Scaffidi, siciliano di Milazzo, recentemente alla ribalta della tv nazionale per la sua partecipazione al programma Italia’s Got Talent. Anaconda, serpenti a sonagli, boa, pitoni sulle spalle e poi in giro fra gli spettatori. E’ quindi la volta di animali più piccoli ma, nell’immaginario collettivo, molto più orripilanti. Scaffidi si mette sul corpo millepiedi giganti, scorpioni ed anche tarantole.

Il gruppo di cani di Nando Picar e Mattea La Veglia

Una di queste, alla fine del numero, viene anche posta sul naso dell’eclettico e temerario artista. Intervallo, foto ricordo con serpenti e pinguini, e lo spettacolo riprende con “Capitan Danilo” che, per la gioia di tutti, porta sul palco pellicani, pinguini ed una foca giocoliera che si diverte anche a bagnare il pubblico dei palchi tuffandosi nella piscina per recuperare cerchi da mettere al collo e per colpire, con il muso, un grosso pallone. Lo stupore dei bambini raggiunge poi l’apice nell’ascoltare quelle che sono le caratteristiche dei pesci piranha, e nel vedere l’immersione di un sub, a pelle nuda, fra tanti di queste bestiole carnivore. Da quel pizzico di ansia, si passa alla gioia goliardica di un bel gruppo di cani, di razze diverse, mandato dai coniugi Nando Picar e Mattea La Veglia, quest’ultima in versione Crudelia Demon. Salti, incroci acrobatici, scorrazzate di barboncini, terrier, collie e, ovviamente, dalmata.

Matlock il dislocatore

A questo punto, sul palco, torna il brivido con un numero davvero impressionante: il dislocatore Matlock, presentato a ragione come l’uomo di gomma. Giuseppe Pisani, questo il suo vero nome, riesce anche a muovere la gabbia toracica mentre, con gli arti superiori ed inferiori, fa praticamente di tutto. Il numero finisce in maniera incredibile: Matlock riesce ad aggrovigliarsi fino al punto di riuscire ad entrare in una piccola cassa. Stupore ed applausi a scena aperta. Un’altra ripresa comica e, con il suggestivo spettacolo delle fontane danzanti, si dà vita alla parata finale: allegria, colori, luci, musica e tutti gli artisti sul palco che, capitanati da Alex e Danilo, salutano il pubblico mentre, i giochi d’acqua, continuano il loro show.
Piero Messana

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