di Francesco Mocellin
Lo scorso anno Medrano tentò la sorte in Ungheria, un mercato nuovo; ma l’area magiara non si rivelò economicamente un successo a causa della situazione finanziaria locale e, soprattutto, a cagione di una valuta locale – il fiorino – decisamente debole. Il successivo azzardo della Slovacchia, piuttosto, riservò al nostro marchio un esito ben più positivo tanto da far protrarre la permanenza del complesso fino all’inizio di novembre. Dal rientro in Italia – con la tappa di Trieste – e fino ad oggi, Medrano ha vissuto una tournée che andrà senz’altro archiviata con un bilancio più che favorevole sotto il profilo dell’affluenza (se si esclude il passaggio a Viterbo che ha coinciso con la grande nevicata e la massima punta dei rigori invernali). In particolare, la “piazza natalizia” di Roma – nonostante l’ammucchiata di almeno otto diversi spettacoli circensi in calendario contemporaneamente – ha rappresentato un significativo successo nonostante le premesse poco favorevoli considerate le iniziali difficoltà di individuazione dell’area ove piantare le tende.
Parlavamo di imminente espatrio per Medrano: infatti, terminata la tappa scaligera – e dopo una sosta in Slovenia – è in programma una lunga tournée nuovamente in Slovacchia (debutto il 5 aprile) che dovrebbe protrarsi fino ai primi di novembre quando si chiuderà nella capitale, a Bratislava. In quella nazione i Casartelli saranno in buona compagnia visto che – oltre ad alcuni complessi della vicina Repubblica Ceca – troveranno diverse insegne italiane (una delle quali è una loro diretta emanazione considerata la consolidata società con la famiglia Alessandrini sotto il marchio Mundial). Si tratta di un vero e proprio affollamento se si pensa alle dimensioni della regione – più o meno equivalente all’insieme di Lombardia e Veneto come superfice ma con poco più di un terzo degli abitanti. Restano misteriosi i motivi che spingono alcune delle nostre imprese a cercare una concorrenza impegnativa anche quando potrebbero evitarla finendo per affollare mercati ignorati da tutti fino ad una stagione fa.
Su quest’ultimo artista va spesa un po’ di attenzione perché, oltre a presentare una ragguardevole routine che lo pone nella fascia più alta del variegato universo dei giocolieri contemporanei, ha saputo decisamente migliorarsi anche in tema di presentazione e tenuta della pista nel corso della sua permanenza in casa Medrano.