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circo-medranoLa maggior parte delle dinastie circensi italiane supera abbondantemente il secolo di storia. Tutte, a vario modo, compongono il nutrito puzzle circense zeppo di aneddoti e vicissitudini familiari che si presterebbero volentieri ad essere raccontate in vere e proprie opere letterarie. Tra quelle più blasonate, rientra senza dubbio la famiglia Casartelli.
Il tutto ebbe inizio alla fine dell’Ottocento con Piero Casartelli e, successivamente, con suo figlio Umberto che in età adulta sposò la granitica Rosina Gerardi. L’inaspettata e prematura morte di Umberto fece gravare su Rosina l’enorme responsabilità di dare un seguito all’impresa circense. Si rimboccò le maniche e iniziò con “Arena Rosa”, grazie ad un piccolo chapiteau acquistato dai Togni e, complici i primi significativi guadagni, decise di modernizzare le strutture, acquisire i primi cavalli e cambiare l’insegna in “Circo Aurora”. Nel frattempo, i quattro figli crescono e l’intraprendente Leonida dimostra invidiabile talento e notevole fiuto nel gestire gli affari; passerà quindi tutto nelle sue preziosi mani. Dal matrimonio con Wally Togni nasceranno sei figli: Ghisi, Joset, Heros, Elio, Davio, Liviana.
Così, dopo traguardi e successi importanti si arriva al 1972, anno in cui viene alla luce il circo Medrano, tuttora in attività. Per le festività natalizie 2013 i Casartelli hanno scelto Napoli per celebrare i 150 anni di attività.

Braian Casartelli
Braian Casartelli
L’overture concepita per sancire tale ricorrenza – impreziosita dall’esperta voce di Luciano Bello – dà il via allo show con l’ingresso in pista dei cavalli in libertà di Braian Casartelli. Dotati di un bel pelo lucido bianco, mettono in mostra tutto il variegato campionario equestre.
L’argenteria della famiglia Medrano, dopo Braian, viene mostrata al pubblico grazie al trapezio singolo di Stefany Hones. Nonostante la giovane età, ha alle spalle diversi anni di esperienza in questa disciplina che le consentono di ottenere una certa sicurezza e padronanza nei movimenti.
Si passa alla giocoleria mista al buonumore con Lorenzo Carnevale, alias Mr Lorenz, in una esibizione dinamica e concreta che scivola via senza particolari problemi. Spazio a questo punto alle otarie degli svizzeri Roland e Petra Duss, con un passato in Germania da Krone e in altri importanti circhi e festival europei. Molto stupore in sala per questa simpatica e insolita performance.
medrano-belloOgni spettacolo che si rispetti ha le sue vedette, e in questa edizione speciale del Medrano le vedettes sono indubbiamente loro: Steve e Rony Bello. Di ritorno dai successi planetari di Varekai (Cirque du Soleil), deliziano il pubblico con evoluzioni agli icariani farcite di volteggi e salti mortali ripetuti degni delle migliori sfogliatelle e babà napoletani. Steve, durante lo spettacolo, veste i panni anche di Jakob, un maldestro e goffo inserviente di pista, rivelandosi efficace anche come personaggio buffo.
Altra esibizione singolare è quella dell’elegante Charlie Borra, abile borseggiatore tra il pubblico in una disciplina denominata Pick Pocket. Con tanta esperienza alle spalle in teatri e dinner show, alleggerisce le tasche delle ignare vittime, regalando veri attimi di ilarità diffusa.
Le cinque moto nel globo dei temerari e spericolati brasiliani Crazy Riders chiudono la prima parte dello spettacolo, cadenzata dalle piacevoli note dell’orchestra Bulgara. Confortevole la pausa di rito nel foyer, ricca di una vasta scelta di leccornie e stuzzichini, come nella tradizione dei maggiori complessi circensi europei.
Giordano Caveagna con le tigri
Giordano Caveagna con le tigri
Sazi e soddisfatti, si riprende la via dello chapiteau, dove sono attese di esibirsi le tigri di Giordano Caveagna. Grande confidenza con gli animali, testimoniata ampiamente dalle innumerevoli dimostrazioni di affetto manifestate reciprocamente durante il numero, tra un salto sugli sgabelli e un debut. Si prosegue con il gradito ritorno dei Bello Brothers. Un trapezio comico godibile e di spessore, farcito con diverse gag divertenti, concepite con la complicità di papà Luciano.
A mantenere alto il livello artistico ci pensa subito dopo in maniera egregia la Troupe Fantasy. Giovani ragazzi, la scorsa stagione in forza al Cirque D’Hiver, in evoluzioni acrobatiche eclettiche e con uno stile molto lontano dagli schematici e rigidi numeri alla bascula: si va dall’arrivo in spaccata, a quello alla barra, fino ad uno preciso e senza sbavature in quinta colonna. I campanelli di Mr Lorenz, sulla melodia di ‘O Sole mio, precedono il ricco esotico di Braian Casartelli, che termina con l’elegante passerella di due splendide giraffe.
Al trapezio Stefany Hones
Al trapezio di Stefany Hones
La parte comica – più che altro da intrattenimento fra un numero e l’altro – spazia nel repertorio clownesco classico, e vede la presenza, oltre che dei già citati Steve Bello e Lorenzo Carnevale, di Otto Simili.
Il finale, piuttosto prolungato, è scandito dalle note de La fiera di Senigallia, ormai diventato un marchio di fabbrica della famiglia Medrano, e da un We Are The World con tanto di lucine. Ampie manifestazioni di gradimento da parte del pubblico presente, per un cast che, almeno in Italia, ha pochissimi rivali.

Michele Casale

Il servizio è pubblicato sulla rivista Circo febbraio 2014