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Lezioni d’artista, il circo all’università di Milano

Il gruppo di studenti che ha partecipato alle giornate sull'arte circense (le fotografie sono di Miriam Velotti)

Il gruppo di studenti che ha partecipato alle giornate sull’arte circense (le fotografie sono di Miriam Velotti)

Le giornate di studio sull’arte circense che si sono svolte dal 17 al 21 novembre, come di consueto nel Dipartimento di Beni culturali e ambientali, hanno lasciato un segno indelebile al nutrito gruppo di studenti che ha preso parte all’iniziativa.
I sorrisi e la voglia di mettersi alla prova hanno caratterizzato tutte le mattine, quando nell’aula K43 decine di studenti si sono messi in gioco nel workshop di giocoleria e acrobatica sotto la guida di Alberto Fontanella, già in viaggio verso la Russia, in qualità di spalla di David Larible, e Daniel Romila, direttore dell’associazione Parada Italia. Con palline, clave, cerchi, risate, dal coro dei “non ci riesco, non ne sono capace” tutti i partecipanti, che hanno espresso l’intenzione di non smettere di imparare, sono arrivati a saper giocolare.
Il fenomeno della giocoleria Mario Berousek

Il fenomeno della giocoleria Mario Berousek

Alessandro Serena, professore di Storia dello spettacolo circense e di strada, ideatore del laboratorio con Alberto Bentoglio, ha presentato e moderato gli interventi pomeridiani. Sono iniziati lunedì con l’artista di fama internazionale Mario Berousek, il giocoliere più veloce del mondo, arrivato dalla Cecoslovacchia per raccontare la sua avventura e che ha regalato ad un pubblico attento non solo aneddoti e incredibili risultati di una vita dedicata al circo, ma anche un’esibizione al Circo Millennium.
Il pomeriggio successivo, introdotto dal consigliere comunale Luca Gibillini, ha visto protagonisti, tra gli altri, Alessio Michelotti, direttore della FNAS, che ha affrontato le varie diversità culturali che contraddistinguono l’arte e la normativa di strada in Europa, prendendo spunto dall’esperienza di OpenStreet, vetrina internazionale nata quest’anno che ha portato centinaia di performer da tutto il mondo al Castello Sforzesco.
Dall’Europa alla Cina, con i coniugi Li Xuan e Zhai Zhiqiang da Beijing, che hanno raccontato e mostrato agli studenti le affascinanti tradizioni artistiche cinesi, dalla Peacock Dance in Yunnan alle arti contemporanee.
giornate-circensi-picIl mercoledì Andrea Togni, direttore dell’Accademia d’arte circense di Verona, ha parlato della formazione per il circo classico, non nascondendone le difficoltà e la durezza, definendo il circo come una sorta di organizzazione militare. A chiudere la giornata del mercoledì l’esuberanza di Maurizio Accattato e dei suoi PIC-Pronto Intervento Clown, che hanno coinvolto relatori e studenti nella loro esilarante performance. Nella giornata successiva, improntata sul rapporto tra circo e arte visiva, gli studenti hanno interagito con Carlo Bevilacqua e Francesco Di Loreto tanto che a molti è sembrato di aver vissuto l’esperienza della realizzazione del documentario Amore e fiori-Moira Orfei in prima persona.
Entusiasmante l’intervento di Gianluigi Di Napoli, studenti a bocca aperta sia per la bellezza dei suoi photobook e sia per il racconto del lavoro che vi sta dietro, dedicati al circo, Circus Life e a David Larible, A poet in action.
Al circo Millennium

Al circo Millennium

L’ultimo giorno è stato all’insegna del divertimento con la partecipazione della clownessa Silvia Laniado della compagnia Le due e un quarto e il suo pancione, che tra una battuta e l’altra ha spiegato le tappe e le difficoltà di organizzazione e distribuzione dello spettacolo di strada. Chiudono il pomeriggio, presentandosi e coinvolgendo il professor Serena e gli studenti tirando pezzi di banana e cercando di bloccarli con la bocca, il duo di clown di Andrea Meroni e Francesco Zamboni che tra lazzi e risate hanno affrontato temi quali la complessità del lavoro in strada, sottolineando però come gli ostacoli, anche economici dell’artista emergente, non incidano sulla felicità del fare ciò che fa.
Venerdì sera gran finale al Circo Millennium con la visione dello spettacolo Millennium, dove gli studenti sono stati ospitati dalla famiglia Coda Prin. Il direttore Derek e il suo staff con grande passione hanno fatto visitare i retroscena del circo e non hanno esitato nel rispondere alle domande, soprattutto in merito al rapporto e alle condizioni degli animali, che gli studenti hanno posto. Sui cinque giorni dell’arte circense è calato il sipario: pubblico e studenti si sono divertiti imparando storie e segreti del mondo circense.

Silvia Tettamanti

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