Oggi in Senato è iniziato l’esame del DDL 2287 bis in materia di riforma delle attività dello spettacolo dal vivo. A riguardo l’Ente Nazionale Circhi per bocca del suo presidente Antonio Buccioni riafferma la più radicale opposizione alla introduzione della norma che contempla la progressiva eliminazione degli animali dagli spettacoli circensi.
Da sempre paladino e convinto sostenitore della rigorosa regolamentazione della presenza e dell’utilizzazione degli animali in luogo della acritica ed incredibilmente generalizzata eliminazione degli stessi dalle esibizioni sotto i tendoni, Buccioni, anche confortato da interventi succedutisi in sede di discussione generale, nonché di adesioni alla linea dell’Ente acquisite trasversalmente nei vari contatti intervenuti, confida che l’aula con ineludibile ed elementare esercizio di buon senso rimuova questo pessimo esempio di cialtroneria e superficialità legislativa che rischia di far chiudere o di vedere costretti all’esilio quasi cento complessi circensi italiani per quasi 6000 unità lavorative impiegate privando un pubblico di estrazione autenticamente popolare di uno spettacolo amatissimo e che non può prescindere dalla presenza ben regolamentata degli animali.
Qui davvero o si cambia o si muore.