Per la prima volta in Italia un piccolo comune del sud si trasforma nel periodo natalizio in una vera e propria capitale dello spettacolo circense. Accade a Pontecagnano Faiano, una città di oltre 25 mila abitanti in provincia di Salerno. Qui l’amministrazione comunale ha pensato bene di uscire dalla solita routine di eventi legati alle festività natalizie ed ha osato una offerta originale che ha nel circo il suo ingrediente principale.
“Natale in Città 2012” è stato presentato questa mattina in una conferenza stampa che si è tenuta presso il complesso ex tabacchificio Centola e alla quale ha partecipato anche Ambra Orfei. Dal 29 novembre al 6 gennaio le occasioni artistiche, ma anche commerciali, non mancano davvero. Artigianato, stand, gastronomia, musica, l’immancabile Babbo Natale, cori gospel e orchestre.
Insieme al “Christmas Market”, alla “Piazza dei Balocchi”, ad un presepe artistico del ‘700, al “Cioccolato in calza” e a tante altre occasioni per fare festa e per ritrovarsi, che coinvolgeranno anche scuole e parrocchie, fra i tanti modi per invogliare a vivere la città e a fare acquisti, ci saranno “le Strade del Circo”. E’ questo il vero piatto forte, e a prepararlo e servirlo è stato chiamato Alessandro Serena: si va da una serie di artisti anche di altissimo livello, ai laboratori circensi nelle scuole, che avranno un “prof” d’eccezione, Adolfo Rossomando dell’associazione “Giocolieri e Dintorni” e direttore della rivista Juggling Magazine, che è proprio originario di Pontecagnano Faiano e volentieri ha deciso di mettere in gioco la sua esperienza in campo formativo: “E’ un’emozione tornare qui. L’intenzione è di far crescere questo progetto in un contesto nazionale ed internazionale coinvolgendo i ragazzi in attività di laboratorio”, sono state le sue parole.
“Sono previsti oltre 70 spettacoli presentati da 40 artisti provenienti da 10 nazioni: Belgio, Cile, Germania, Kenya, Inghilterra, Italia, Romania, Russia, Spagna, Ucraina”, spiega il direttore artistico Alessandro Serena. “Sono stati selezionati per essere presentati ad un pubblico ampio costituito da famiglie, bambini, giovani e anziani. Numerose le iniziative parallele: oltre agli incontri con le scuole, anche workshop, mostre inedite realizzate con la collaborazione del Cedac di Verona. Alcune compagnie presentano esibizioni etniche, altre lavorano su temi sociali e comprendono persone che provengono da situazioni di disagio. Tutto ciò ha il risultato di trasformare la kermesse in un momento di aggregazione ed evoluzione sociale di artisti e cittadini”.
E siccome la rassegna ha l’ambizione di ripensare lo spazio urbano grazie alle arti che più si prestano a questo scopo, non mancheranno il funambolo Andrea Loreni, detentore di numerosi record, impegnato ad attraversare corso Europa camminando su una fune sospesa nel vuoto, e una location che calza a pennello: un Palacircus montato in piazza Risorgimento.
Non è tutto. Fra gli artisti della prima edizione un nome di sicuro richiamo, quello del clown dei clown David Larible, passando per Karakasa Circus, la ben nota compagnia di teatro acrobatico dai sapori balcanici e che tiene insieme artisti rumeni, russi ed ucraini. Infine, da Bruxelles la clownerie dal volto nuovo, il duo Oki Dok, e da Nairobi la spontaneità e la freschezza dei salti africani con il gruppo degli Asante Kenya. Si può ben dire che un piccolo comune ha deciso di fare le cose in grande, come ha sottolineato Ambra Orfei in conferenza stampa: “Il circo è sinonimo di famiglia e di valori che vanno salvaguardati ed una manifestazione come questa di Pontecagnano Faiano non viene realizzata nemmeno in grandi città come Milano”. Le ha fatto eco il sindaco Ernesto Sica: “Saremo un grande polo di attrazione in grado di competere con tutti. Ci candidiamo ad essere ancora una volta competitori, in particolare con il capoluogo Salerno per la sua notevole organizzazione, ma esclusivamente puntando sulle nostre unicità e specificità”. E sempre il primo cittadino ha pure annunciato che realizzerà un grande circo stabile con scuola di formazione circense. Le strade del circo portano al sud.