Era attesa da 36 anni ma finalmente è arrivata e merita grande attenzione per i suoi contenuti, che tengono conto di tutti i settori dello spettacolo dal vivo, circo compreso.
Per il mondo del circo la legge regionale sullo spettacolo dal vivo approvata ieri dalla Regione Lazio era nota. Il consilgiere regionale Michele Baldi, capogruppo della lista civica Nicola Zingaretti, che alla legge regionale ha dedicato molta attenzione e impegno, ne aveva parlato intervenendo alla assemblea generale Enc dello scorso aprile: “Dopo 20 anni in cui questa Regione, che non aveva una legge sulla cultura e lo spettacolo dal vivo e sulle attività imprenditoriali che fanno capo ad essa, l’altro ieri è stata presentata e comprende anche i circhi e lo spettacolo viaggiante relativamente al tema di un giusto riconoscimento, per chi fa impresa culturale, della necessità delle aree pubbliche”. Una legge – aveva rimarcato Baldi, “che diventa un esempio per tutte le regioni italiane”. Promessa mantenuta e soddisfazione ampiamente condivisa per una normativa frutto di confronto e di un serio lavoro di ascolto delle diverse esigenze presenti nello spettacolo dal vivo. Come evidenzia anche l’Agis Lazio, “la legge approvata afferma alcuni principi di grande rilevanza per il settore ad iniziare dalla novità del riconoscimento del valore economico, sociale e civile di “impresa culturale e creativa” a tutti i soggetti che operano nel settore dello spettacolo dal vivo attraverso uno specifico articolo che disciplina tutta una serie d’interventi a favore dello sviluppo di queste imprese”. Le risorse previste ammontano complessivamente per il triennio 2014-16 a 4,9 milioni di euro l’anno.
Contributi andranno anche per le attività circensi, di produzione e formazione, per la promozione dei giovani e del ruolo autoriale, per lo sviluppo di festival, rassegne, spettacoli viaggianti e degli artisti di strada.
Soddisfazione viene espressa dal presidente Enc, Antonio Buccioni, che ringrazia il presidente della Regione Nicola Zingaretti, l’assessore alla cultura Lidia Ravera, il capogroppo Baldi e tutti coloro che hanno lavorato con dedizione e capacità al buon risultato.