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Laura Magic Horse Show, il destino nel nome (d’arte)

Laura Magic Horse Show (Laura Giuliani) è ammaestratrice di cani e cavalli. La dedizione può trasformare una passione in una professione ed una buona occasione può proiettare un artista ad alti livelli.

di Silvia Tettamanti

Hai partecipato alla 32a edizione del Golden Circus, Festival Internazionale di Roma Capitale. Come ci sei arrivata e cosa hai provato?
Mi ha chiamato Liana Orfei come rappresentante dell’Italia al Festival Internazionale. È stata un’esperienza stupenda. Fin da piccolissima ho avuto un’attrazione speciale per il circo. Il circo, l’odore del circo, la gente del circo mi affascinano, mi rubano il cuore. Grazie a Liana e ai membri della commissione ho avuto anche la fortuna di essere stata scelta tra gli artisti che il sette gennaio hanno avuto l’onore di esibirsi in Vaticano, davanti al Papa. Nell’Aula Paolo VI mi sono esibita, con Imperador e Nikita, per il Papa. Imperador, il mio lusitano, razza equina portoghese, ottime doti di cavallo da alta scuola.

Alcune im-magini di Laura Magic Horse Show (foto di Daniele Rotondo e dell’archivio dell’artista)
Alcune im-magini di Laura Magic Horse Show (foto di Daniele Rotondo e dell’archivio dell’artista)
Per realizzare un buon spettacolo i tuoi animali devono essere sempre ben curati e sentirsi a proprio agio e questa non è una missione facilissima. Com’è il rapporto con il tuo cane e i tuoi cavalli?
Infatti, lavorare con gli animali è tutt’altro che facile, vanno seguiti costantemente, basta poco per fare prendere vizi al cavallo e non far sì che non faccia le cose nel migliori dei modi e con serenità. Bisogna usare determinazione, senza però farsi temere. Il cavallo irrequieto per natura non esiste: l’animale sente la paura o la debolezza e ne approfitta. È molto importante instaurare un rapporto di rispetto e fiducia con l’animale. Credimi, i sacrifici, i pericoli, le spese, le ore di lavoro sono tante e lavorare con gli animali non è una missione semplice. Io mi occupo personalmente anche del trasporto dei miei cavalli con la costante preoccupazione del loro benessere. Ho sempre avuto un forte amore per gli animali e mi ritengo una persona molto determinata, con tanta sensibilità, ma soprattutto tanto amore e passione per loro e per quello che faccio.

La passione per il mondo equestre ti è stata trasmessa dai tuoi genitori? Se non erro non hai origini circensi quindi mi pare di capire che è possibile entrare nel nostro mondo e trovare la strada giusta per esibirsi e per coinvolgere la gente e il pubblico, smentendo il luogo comune che vorrebbe i maestri dell’arte circense provenire solo da famiglie che si occupano di questo.
Non sono figlia di artisti. I miei genitori, da poco in pensione, sono stati operai. Ho due sorelle di 29 e 38 anni. Nessuno in famiglia appartiene a questo settore e, che io ricordi, non hanno mai avuto la passione per gli animali o per lo spettacolo. Io, invece, ho sempre avuto un’attrazione immensa per il meraviglioso mondo dello spettacolo. Da sempre, ma, purtroppo, ho deciso di entrare a farvi parte a 35 anni. Non fraintendere, sono orgogliosa del mio percorso lavorativo, ma avrei preferito scoprire prima le mie potenzialità.

laura-magic-horse4Una domanda un tantino personale: chi era Laura prima di essere Laura Magic Horse Show?
Una sarta, ed è stata una fortuna. Ho avuto l’opportunità di fare una scuola di alta specializzazione. E
oggi grazie alle mie conoscenze ho la possibilità di creare, disegnare e realizzare tutti i costumi, i miei e quelli dei miei animali. Anche grazie ai costumi, curati nei minimi dettagli, gli spettatori riescono ad immedesimarsi nella storia che sto raccontando. Riescono a vivere con noi la magia dello spettacolo.

Da sarta ad acrobata equestre, una svolta e una scelta di vita. Suppongo che tu abbia sempre praticato equitazione, seguito corsi, anche solo a livello amatoriale, per aver raggiunto tale livello di destrezza.
In realtà sono solo pochi anni che monto a cavallo, esattamente cinque. Ho quarant’anni. Dalla prima cavalcata ho sentito che questo mondo sarebbe stato il mio. Dopo pochissimi mesi è diventata infatti la mia professione, e dopo nemmeno un anno, nel 2010, mi sono esibita con Jac Surprise, il mio primo cavallo, un quarter horse (cavalli americani, derivati da incroci tra purosangue inglesi, mustang e cavalli di razza spagnola) al gala equestre HorseLyric di Verona diretto da Antonio Giarola, con un numero da solista ispirato all’operetta La vedova allegra. Ho creato un ambiente elegante, ispirato ad un quadro ottocentesco, i cavalli, le carrozze. Non ho mai preso lezioni di equitazione né ho mai seguito un corso da addestratrice, mi viene tutto con naturalezza. Questa è la mia forza ed è per questo che investo molto in questa professione, ho capito fin da subito che era ed è la strada giusta per me.

laura-magic-horse3In effetti sei conosciuta non solo per la qualità dei tuoi numeri ma anche per la bellezza e la complessità di coreografie e costumi.
Esattamente, e me la cavo anche nella scelta delle musiche! Ma soprattutto per le coreografie, molto originali, mi definiscono un’artista eclettica. Mi immedesimo nel personaggio, nel contesto e nel tema di qualsiasi coreografia. Lo faccio inconsciamente, non ho studiato, avviene tutto in maniera naturale. Nel 2013, sempre al gala HorseLyric, ho rappresentato un altro numero da solista, in alta scuola a redini lunghe, con Imperador, e questa volta ho tratto spunto da Le zingarelle di Giuseppe Verdi. Mi sono esibita nelle arene più ambite del settore sempre in veste di protagonista e ogni volta con diverse coreografie, costumi, musiche e discipline. Poi ho partecipato a diversi servizi fotografici con i miei cavalli per diverse case: Cairo Editore, Effe, Glamour, Mondadori. Ma prima ancora dell’eventuale talento è importante la determinazione. È un aspetto innato della mia personalità, anche se ho la sensazione che tutto mi riesca spontaneamente.

laura-magic-horse2E subito dietro l’angolo c’era il circo.
Poi è arrivato anche il circo tanto desiderato. Non è mia intenzione vantarmi, ma ho studiato da autodidatta e da una festa di compleanno sono arrivata, in cinque anni, al Circo, e non un circo qualsiasi, al Golden Circus. Qui ho ricevuto il premio all’eleganza e abilità che ho dedicato ai miei animali e alla memoria di Nando Orfei, scomparso da poco, che per me, come per tanti altri, è stato un maestro.

Cosa rispondi se ti chiedo del rapporto con il tuo pubblico?
Il pubblico è la parte migliore del mio lavoro. Una delle cose più belle per me è vedere, riflesse negli occhi degli spettatori, le emozioni che creo. Sentire che il pubblico ti apprezza e ti ama è la mia forza, la forza di tanti altri artisti, e lo sarà sempre. Spero tanto di poter continuare ad esibirmi al meglio, stupendo e appagando il pubblico e tutte le persone che mi seguono. In Italia e all’estero.

laura-magic-horse1E vogliamo dare un’occhiata al futuro?
Ho molti progetti importanti per il futuro e la mia carriera lavorativa, ma preferisco non svelarli. Il mio sito è www.lauramagichorseshow.com, li potrai trovare i miei contatti, foto, video, curriculum, ma anche tutte le date dei mie prossimi spettacoli.

L’intervista compare sulla rivista Circo febbraio 2015