Dal 13 novembre al 5 dicembre si tiene la quarta edizione dello spettacolo da sold out “ll Circo dei ragazzi straordinari”. Di nome e di fatto. Basta fare un giro tra i più importanti festival e spettacoli di tutto il mondo.
L’Accademia d’Arte Circense di Verona non aveva chiuso in un periodo ben più scuro del Covid, quindi reagisce alla grande in questo momento in cui la situazione virus sembra più sotto controllo.
Tanto più che il ruolo di scuola di vita dell’istituto scaligero non è mai stato messo in discussione. Per questo infatti gran parte delle famiglie del circo classico affidano l’educazione e la formazione delle loro nuove generazioni alla scuola fondata da Egidio Palmiri già da molti anni. E in effetti sul registro dei presenti si rincorrono nomi di tante famiglie, alcune ben note al grande pubblico, altre meno conosciute ma non meno importanti e ugualmente presenti da decenni nel settore.
L’anno scorso si sono diplomati i giovani della famiglia Casartelli, oggi in Accademia si allenano assieme giovani Togni e Orfei (come Alexander figlio di Lara Orfei, figlia della mai dimenticata Moira). Assieme a loro i Bogino, Codaprin, Grioni, Martini, Medini, Niemen e tanti altri.
E per constatare il valore artistico di chi si diploma, basta fare un giro per i più importanti festival e spettacoli di tutto il mondo.
A Latina le sorelle Bello hanno di recente vinto il bronzo (uniche artiste italiane a salire sul podio) e Lorenzo Bernardi ha figurato assai bene.
Al circo Americano brillano i giovani Togni che hanno fatto gran parte della loro formazione all’Accademia. Lo stesso succede al Circo Medrano o al Castellucci.
E ora può ripartire anche la quarta edizione dello spettacolo da sold out Il Circo dei ragazzi straordinari che andrà in pista ogni week end dal 13 novembre al 5 dicembre con due repliche giornaliere, alle 15.30 e alle 17.30.
Uno spettacolo che non cambia i suoi propositi, ovvero quello di far divertire e intrattenere il pubblico e contemporaneamente far riflettere i giovani spettatori, mentre si raccolgono fondi per sostenere l’Accademia.
Divertire e far riflettere è infatti ciò che lo distingue da altri spettacoli circensi. I giovani d’oggi spesso preferiscono guardare vivere la vita degli altri attraverso il web o la televisione piuttosto che vivere la propria. Il rischio è di perdere la visione di un futuro e per insicurezza, smettere di sognare, di impegnarsi per realizzare qualcosa. Insomma, per paura di non farcela, molti giovani preferiscono neppure provarci.
Ed ecco che lo spettacolo vede in scena un estroverso direttore (proprio Andrea Togni il vero responsabile dell’Accademia), che racconta le gesta di giovani e giovanissimi che attraverso l’impegno, la passione, il sacrificio, il coraggio, la costanza, la determinazione e l’originalità, in pochi anni realizzano i loro sogni ed obbiettivi presentando sul palco dei numeri incredibili. In pratica proprio i valori della scuola resi spettacolo.
In definitiva l’Accademia finalmente riparte. E con lei tutto il circo italiano.