Il cardinale Vegliò presenta il pellegrinaggio a Roma e l’incontro con il Papa nell’Anno della fede
La grande famiglia dello spettacolo viaggiante
Dell’iniziativa parla il cardinale Antonio Maria Vegliò, presidente del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti, in questa intervista al nostro giornale.
Come è nata questa iniziativa?
È nata da un desiderio espresso da tutti coloro che vivono e lavorano nello spettacolo viaggiante: attingere nuovo entusiasmo presso la tomba di san Pietro e rinnovare la fedeltà al Papa. Essi intendono partecipare con più vigore alla missione della Chiesa, che «cammina insieme con l’umanità tutta».
Quanto è vasto il mondo dello “spettacolo viaggiante”?
Parliamo di una realtà molto vasta dal punto di vista numerico e altrettanto positiva per i valori con cui questi “artigiani della festa”, della meraviglia e del bello artistico arricchiscono le società di tutto il mondo. Si calcola che soltanto nell’Unione europea ci siano, per fare un esempio, tra i seicento e i mille circhi. Complessivamente in tutto il mondo si contano in milioni le persone che lavorano nello spettacolo viaggiante e nei parchi di divertimento, stagionali o fissi che siano.
Come guarda la Chiesa a questo popolo itinerante?
La disponibilità del Papa ad accoglierli così, tutti insieme — un fatto di per sé eccezionale se non addirittura storico — conferma senza dubbio l’attenzione e la vicinanza della Chiesa a questo mondo così particolare.
28 novembre 2012