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La Chiesa, il Papa e lo spettacolo viaggiante

di Gian Carlo Perego

La copertina dell'ultimo numero della rivista della Fondazione Migrantes

La copertina dell’ultimo numero della rivista della Fondazione Migrantes

L’anno 2013, Anno della fede, si era chiuso con l’incontro di Papa Francesco con le famiglie, animato da numeri spettacolori di artisti delle famiglie dello spettacolo viaggiante, con la collaborazione dell’Ufficio Migrantes di Roma e dell’Ente Nazionale Circhi.
L’anno 2014, in particolare il mese di gennaio, si è aperto con alcuni importanti eventi che testimoniano il legame e la stima reciproca tra Chiesa e spettacolo viaggiante, il Papa e lo spettacolo viaggiante. Abbiamo già parlato su MigrantiPress di gennaio dello stupendo incontro, l’8 gennaio, di Papa Francesco con gli artisti del Golden Circus Festival di Liana Orfei, a 30 anni dalla sua fondazione. A gennaio, il 29, un altro incontro ha entusiasmato il mondo dello spettacolo viaggiante: l’incontro con circa 350 rappresentanti arrivati a Roma da diverse regioni d’Italia per celebrare la festa di S. Giovanni Bosco, “il giocoliere di Dio”. “Siate testimoni della gioia cristiana della solidarietà e dell’ospitalità”. Così Papa Francesco, al termine dell’Udienza generale in Piazza San Pietro, ha salutato questi artisti e operatori. Prima dell’Udienza, nel consueto giro tra i fedeli il Pontefice si è fermato davanti a loro, creando entusiasmi, emozioni e commozione. La maggioranza degli artisti presenti proveniva da Bergantino (RO), conosciuto come “il paese della giostra” per la particolarità del Museo della giostra e dello spettacolo popolare e delle numerose famiglie che lavorano come artigiani e artisti nello spettacolo viaggiante.
L’incontro con le famiglie, l’incontro con gli artisti del Golden Circus Festival, l’incontro con operatori dello spettacolo viaggiante sono stati tre segni di una familiarità del Papa e della Chiesa con il mondo dello spettacolo viaggiante: un mondo in cammino, che subisce profondamente la crisi, che, però, non ha perso la gioia della fede e il coraggio di continuare a mettersi in cammino tra le diverse piazze d’Italia e d’Europa. La Parola ha bisogno di camminare e gli artisti di strada, le attrazioni nelle piazze e i tendoni e le carovane nelle periferie della città sono il segno permanente non solo della festa, ma anche – come ha ripetuto il Papa – della “gioia cristiana”. Lo aveva compreso bene Mons. Dino Torreggiani, l’apostolo in Italia del mondo dello spettacolo viaggiante, l’organizzatore dell’Oasni (1958-1987), unitamente a tanti collaboratori e cappellani (tra cui la figura originale di don Franco Baroni di Lucca che ricordiamo in questo numero, a trent’anni dalla sua morte), che sentiva profondamente come “Servo della Chiesa” il bisogno che in ogni comunità parrocchiale, in ogni diocesi ci fossero persone – laici, diaconi, presbiteri, consacrati – attenti al mondo dello spettacolo viaggiante e delle minoranze rom e sinte, tenendoli al centro e non ai margini delle preoccupazioni pastorali. È l’impegno che la Migrantes continua oggi in Italia, al servizio della pastorale diocesana e parrocchiale.

Pubblicato su “Migranti Press”, rivista di informazione della Fondazione Migrantes, febbraio 2014

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