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di Salvatore Arnieri

Il sangue italiano nelle vene e la tenacia hanno reso questa giovane una delle più dotate e poliedriche artiste della sua generazione, capace di distinguersi in tre differenti discipline, sempre con l’ambizione di portare delle innovazioni. Sia dal punto di vista tecnico che estetico.

Kimberly al Salieri Circus Award.

Kimberly Zavatta è un’artista di grande temperamento. Nonostante sia nata e cresciuta in Spagna, è considerata italiana poiché proviene da due delle più importanti dinastie circensi del nostro paese: gli Zavatta e i Bogino, attivi nel mondo del circo rispettivamente dal 1825 e dal 1900. I nonni di Kimberly, Guglielmo Zavatta ed Eda Marton, hanno diretto per molti anni un piccolo circo popolare, il Circo Edmart, con una pista rialzata, molto conosciuto nell’Italia centrale. Nel 1996, come molti altri circhi italiani, anche il Circo Edmart ha lasciato l’Italia per trasferirsi in Spagna. Proprio lì il padre della giovane artista ha aperto il Circo Smile, dove Kimberly ha fatto i suoi primi passi da artista. Come molti circensi, Kimberly ha iniziato ad allenarsi sin da quando era molto giovane nelle discipline della pista, sotto la guida degli artisti ingaggiati nel circo dei suoi genitori, debuttando con il suo primo numero aereo all’età di otto anni. Nonostante ciò, sin da bambina, Kimberly ha sempre desiderato frequentare l’Accademia del Circo di Verona per esplorare appieno il suo potenziale. In occasione del suo quattordicesimo compleanno, i suoi genitori hanno realizzato questo desiderio, permettendo alla giovane di iniziare il suo percorso di studi nella città scaligera. Presso la prestigiosa accademia, la giovane ha acquisito le basi di diverse discipline e, sotto la guida attenta di Andrea Togni, ha mosso i primi passi con le cinghie aeree, che in pochi anni le avrebbero regalato grandi soddisfazioni. Tuttavia, a causa di impegni professionali, solo due anni dopo l’inizio dei corsi Kimberly ha dovuto lasciare l’accademia e ha continuato la sua formazione artistica in modo autonomo, sviluppando una passione sempre più forte. Parallelamente agli studi artistici, Kimberly ha conseguito il diploma in grafica pubblicitaria. Nonostante sia appassionata di questa attività, non riesce a immaginare la sua vita al di fuori del mondo dello spettacolo.

Pattinando verso il Cirque du Soleil
Intanto che il numero delle cinghie andava perfezionandosi, le prime soddisfazioni professionali sono arrivate per Kimberly con il numero di pattinaggio acrobatico eseguito in coppia con suo fratello maggiore, Holler. Ancora sedicenne, ha partecipato alla sesta edizione del Festival New Generation di Monte Carlo, portando a casa una statuetta di bronzo. Questo successo ha aperto loro le porte del prestigioso Krone Bau, dove hanno preso parte al secondo programma invernale nel febbraio del 2020. La loro velocità sorprendente nell’esecuzione degli esercizi e il loro carisma li hanno portati negli Stati Uniti, dove hanno firmato un prestigioso contratto con il Cirque du Soleil per esibirsi in due edizioni della produzione a tema natalizio intitolata Twas the Night Before. Con questa disciplina, i due ragazzi hanno vinto diversi premi di prestigio, tra cui l’Oro al festival di Saint Paul Les Dax nel 2022 e il Bronzo al Festival d’Italia nel 2019. Per alcuni anni, questa è stata la principale disciplina di Kimberly, che ha iniziato a emergere come artista aerea solo nel 2019.

Kimberly e Holler

Acrobatica lirica
L’ultimo anno è stato un periodo di grande successo e riconoscimenti per la giovane artista nel suo percorso solista. Nel mese di settembre 2022, accettando la sfida del Salieri Circus Award, Kimberly ha reinventato il suo numero omaggiando la Carmen di Bizet. Ha collaborato con Antonio Giarola per creare il nuovo numero, accompagnando le sue acrobazie aeree con celebri arie dell’opera come L’amour est un oiseau rebelle e Toreador, eseguite dalla soprano Marzia Vedovato e dall’orchestra del Maestro Basso. Grazie alla sua partecipazione al Salieri, Kimberly è stata invitata ad esibirsi nella decima edizione del Festival New Generation, che quest’anno è stata integrata al 45° anniversario del Festival di Monte Carlo a causa di due rinvii per la pandemia. A Monte Carlo Kimberly ha presentato un numero delicato e suggestivo, accompagnato dalla canzone La Forza dell’artista estone Elina Nechayeva. In questa occasione ha eseguito in anteprima un nuovo e spettacolare tourbillon sostenuto unicamente dai suoi denti. Guardando alla storia di questa disciplina, non sorprende scoprire che le cinghie aeree, originarie della Cina, erano inizialmente riservate esclusivamente agli uomini e si basavano principalmente su pose plastiche simili a quelle presentate sugli anelli nella ginnastica artistica. Furono i gemelli russi Valery e Yuri Panteleenko a rivoluzionare questa pratica introducendo esercizi dinamici e coreografie più complesse che oggi fanno parte del repertorio.

Kimberly al Festival di Monte Carlo 2023

Ridisegnando le discipline
Sebbene i notevoli successi ottenuti nel pattinaggio acrobatico e nelle cinghie aeree siano già un grande traguardo, da qualche mese la giovane artista si unisce al suo partner, Nicol Nicols, in un nuovo numero di balestre che sta già riscuotendo notevoli soddisfazioni. Infatti, la coppia è stata ingaggiata dal prestigioso Roncalli’s Apollo Varieté di Düsseldorf. Lo spettacolo, diretto da Noe España, porta il titolo di Fiesta Mexicana. All’interno di questo nuovo numero, i due artisti hanno inserito un’esibizione esclusiva (probabilmente mai vista prima), in cui Nicol scocca una freccia che fa scoppiare due palloncini tenuti da Kimberly, sospesa a circa due metri da terra solo con la forza dei suoi denti. Questo esercizio contribuisce allo sviluppo di una disciplina che negli ultimi anni ha vissuto una fervida fase creativa. Kimberly si dimostra un’artista completa e poliedrica capace di incantare spettatori di ogni parte del mondo, con numeri curati ed una buona presenza scenica. L’eredità della dinastia Zavatta è in ottime mani.