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Intesa e affiatamento fra Gerd e i suoi splendidi cavalli


Musica e temperamento, feeling ed energia. Sono le caratteristiche lampanti che il numero di Gerd Koch suscita sin dai primi istanti. Riesco a incontrare Gerd, tedesco di nascita e da tanti anni al seguito del circo di Moira Orfei, a bordo pista durante l’intervallo dello show “Il Bacio del Leone”.
Quando hai cominciato a lavorare con i cavalli?
“Ho iniziato quando avevo dodici anni, e piano piano sono cresciuto con loro, imparando a capirli e a lavorarci. Del resto già mia madre era esperta nella stessa specialità”.
Dal tuo numero traspare da subito una grande energia, sembra quasi che tu insegni ai tuoi cavalli il ritmo.
“Esatto, è proprio così. Io mi diverto, ballo e loro comprendono tutto perfettamente, sono assolutamente in grado di imparare a conoscere e sentire il ritmo, comprendendolo e agendo in sintonia. Certo, non è una cosa immediata ma con il tempo e con pazienza si fa tutto, e alla fine riusciamo a ballare sulla stessa musica”.
Infatti il numero di Gerd è molto coinvolgente sia grazie all’utilizzo di canzoni dal forte ritmo, sia grazie alla precisa armonia che si crea tra i cavalli e il loro dresseur. Gerd, che opinione hai di tutta questa polemica mossa dagli animalisti nei confronti del circo e dell’utilizzo che viene fatto degli animali?
“Sinceramente io sono davvero stanco di tutta questa storia! Perché invece di accusare non vengono a vedere?! Personalmente posso dire di essere cresciuto con i cavalli, e se fossi costretto a scegliere se lasciare il cavallo o mia moglie in garage, naturalmente lascerei mia moglie (Marietta, anche lei prende parte al numero)!”
Andiamo a vedere insieme la scuderia dove riposano i cavalli, e approfitto dell’occasione anche per scattare una foto a Gerd con uno di loro.
Naturalmente io sono l’intrusa ma il cavallo accanto a Gerd è tranquillo. La scuderia è riscaldata, pulita, tenuta in perfetta manutenzione, i cavalli sono protetti dal freddo e, come la maggior parte degli animali appartenenti al Circo di Moira Orfei, beneficiano di personale che si prende cura appositamente di loro.
Alla domanda “Cosa ne pensi della polemica degli animalisti?”, l’invito a “venire a vedere” è una costante nelle risposte di quei circensi che vivono, giocano e lavorano quotidianamente (spesso da tanti anni) con i loro animali; in questo caso specifico, la citata armonia che chiaramente traspare dal rapporto di Gerd Koch con i suoi cavalli è comunque difficile da raccontare, andrebbe vista e soprattutto vissuta per poter comprendere che in quel rapporto non c’è violenza né costrizione ma un grande affiatamento dovuto soprattutto alla pazienza, al rispetto e all’affetto che si crea tra uomo e animale.
Articolo e foto di Stefania Ciocca

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