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Il saluto a Orlando Orfei nella Chiesa degli Artisti

di Alessandro Serena

In questo servizio, alcune immagini (fotografie di Gianni Barberi) all'interno e all'esterno della Chiesa degli Artisti per il trigesimo di Orlando Orfei
In questo servizio, alcune immagini (fotografie di Gianni Barberi) all’interno e all’esterno della Chiesa degli Artisti per il trigesimo di Orlando Orfei
“Il Circo italiano non dimentica” è una delle frasi più frequenti di Antonio Buccioni, presidente dell’Ente Nazionale Circhi. E in effetti il mondo del circo classico, bella eccezione nel nostro paese, continua a vivere fra due rari poli: l’investimento sui giovani talenti e il ricordo ed il rispetto delle grandezze del passato. In questo caso il primo settembre si trattava di celebrare il trigesimo (ovvero il trentesimo giorno) della scomparsa di Orlando Orfei. Il gigante del circo italiano e brasiliano, l’uomo dei due mondi che si era spento a Rio, che da oltre mezzo secolo era la sua seconda patria e dove le sue spoglie mortali riposeranno. “L’idea di commemorare un personaggio che è stato grandissimo sia come artista che come direttore e ideatore di numerose attività legate all’arte circense, mi è sembrata assolutamente naturale”, aveva detto Buccioni. “Ho raccolto il preventivo consenso della famiglia e ho pensato che la Chiesa degli Artisti fosse la sede naturale per ricordare Orlando Orfei. Ci è stato subito risposto positivamente e di questo ringrazio fin d’ora il rettore don Walter Insero.” Lo stesso Don Insero ha voluto co-celebrare la funzione insieme a Monsignor Pierpaolo Felicolo e a Monsignor Gian Carlo Perego di Migrantes.
orlando-orfei-chiesa-artisti2La Chiesa degli Artisti in piazza del Popolo a Roma è nota perché in questo tempio sacro espressione del Barocco romano, risalente alla metà del 600, si celebrano le esequie di molte personalità del mondo della cultura, dell’arte e dello spettacolo. Qui si sono raccolte in preghiera migliaia di persone per l’estremo saluto a Vincenzo Cerami, Franco Califano, Riz Ortolani, Luigi Magni, Gigi Sabani, Mariangela Melato, per ricordarne solo alcuni. Ma mai prima d’ora la gente del circo aveva varcato la soglia di questa bella Basilica, per accompagnare nell’ultimo viaggio un rappresentante dell’arte della pista di segatura.
È intervenuto un folto gruppo di parenti ma anche persone amiche o semplicemente operatori ed appassionati. Da tutti sgorgavano dal cuore, ricordi ed immagini dello scomparso. La nipote Liana lo ha ricordato una figura immensa, per la quale ai tempi tutti gli esponenti delle giovani generazioni (lei, i fratelli Nando e Rinaldo, la cugina Moira) provavano un amore misto a soggezione e rimanevano ad ascoltarlo quasi in contemplazione. Il figlio Alberto ha ricordato un padre straordinario, e la fortuna di essergli potuto stare accanto giorno dopo giorno, perché Orlando viveva una vita frenetica e c’era il rischio di non riuscire a vederlo abbastanza. Ha anche ricordato che il padre era innamoratissimo del suo ruolo di domatore, tanto che ad Alberto, che aveva cominciato ad esercitarsi anche in quell’arte, parve brutto il solo tentare di emularlo e si convinse a dedicarsi all’ammaestramento di cavalli.
liana-orfei-chiesa-artistiWalter Nones, marito di Moira Orfei, ne ha parlato come di un grande conquistatore, non solo per il pubblico ma anche per tutti i suoi collaboratori, molti dei quali, infatti, lo seguirono in mirabolanti imprese in terre lontane. E ha ricordato come, verso il suo staff, forse perché avvezzo ai capitomboli della vita, fosse sempre molto amichevole e accondiscendente, con una naturale inclinazione a perdonare gli errori.
Flavio Togni, pur avendolo incontrato poche volte perché di una generazione successiva, ha dichiarato di essere rimasto colpito dal fascino magnetico dell’uomo di circo, rotto a tutte le esperienze, conoscitore del mestiere di stare sulla strada, pratico di ogni professione e di casa in ogni luogo.
Buccioni ha letto la Preghiera degli artisti recitando, tra l’altro: “Onnipotente Signore di ogni cosa… volgi i tuoi occhi sul nostro lavoro, sulle nostre fatiche di ogni giorno. Guardaci, siamo artisti, i tuoi artisti. Siamo pittori, scultori, musicisti, attori, poeti, danzatori, siamo i tuoi piccoli che amano vivere sulle ali della poesia per poterti stare più vicino e per aiutare i nostri fratelli a guardare più in alto nel tuo cielo.” orlando-orfei-chiesa-artisti3E questo è quello che aveva fatto per tutta la vita Orlando Orfei: aiutato i milioni di spettatori dei suoi circhi e visitatori dei propri parchi di divertimento a passare attimi di serenità.
Mentre i presenti uscivano risuonavano le note della suonata di tromba de La strada, quasi a ricordare, come aveva fatto don Insero poco prima, che la vita della gente del circo è proprio così, una strada che continua verso l’infinito al termine della quale si rincontreranno tutte le persone care.