La città di Bari è sempre stata (secondo gli addetti ai lavori) una delle migliori piazze d’Italia riguardo a presenze e competenza del pubblico. Si ricordano importanti successi natalizi a fine anni 70 di grandi produzioni quali Circorama e Palmiri Benneweis, solo per citarne due.
L’ultimo circo di prima categoria – così definito da quelli competenti – presente in città durante le feste risale al 2001, quando la famiglia di Enis Togni dell’Americano arrivò con uno spettacolo di ottima fattura. Da allora si sono susseguiti discreti spettacoli, alternati ad altri palesemente non all’altezza, che hanno messo a dura la prova la proverbiale pazienza dei baresi. Quest’anno è la volta del complesso di Lidia Togni, diretto da Vinicio, che finora ha visto confermata la storica tendenza, con partecipazione massiccia di pubblico a tutti gli spettacoli fin qui rappresentati.
La prima novità riguarda il nuovo look fucsia delle strutture, esibite per l’occasione, che aggiungono colore e calore ad un ambiente che in passato ha visto troppo spesso prevalere il bianco. La seconda, riguarda gli artisti, quasi tutti rigorosamente provenienti dal Sud America.
L’apertura dello show viene responsabilmente concessa ai leoni mandati in pista dal giovanissimo addestratore Italiano Tairo Caroli.
Il successivo smontaggio della gabbia consente ai clown Milla di presentarsi al pubblico. Simpatici personaggi, già in passato dalla Lidia in formazione completa, spaziano in un repertorio fatto di gag semplici e d’antan. Si prosegue con un classico numero di contorsionismo presentato da una delle Milla Sisters, seguito dall’alta scuola di equitazione di Vinicio Canestrelli Togni. Numero ormai rodato e perfettamente sincronizzato che esalta la riconosciuta abilità di Vinicio in fatto di cavalli.
La performance alle cinghie da minimo sindacale apre la strada al passaggio della morte dell’elefante mandato dall’onnipresente Vinicio, seguito dal suggestivo numero di volanti dei Flying Milla: troupe composta da graziose fanciulle, eccezion fatta per il porteur. Oltre al doppio salto mortale, le ragazze si fanno ammirare per un bel passaggio a due che non è passato inosservato all’attento pubblico.
Si scivola così al termine della prima parte e, dopo il consueto intervallo, si riprende con la ruota della morte del duo Martinez che, se pur non irresistibile, serve ad apportare brio allo show. Spazio poi ancora una volta agli strampalati e pasticcioni clown, e dopo un gradevole filo basso presentato ancora una volta da una Milla Sisters, seguito da un interessante numero di fasce in coppia, toccherà al padrone di casa Vinicio Togni chiudere con la sua ormai nota giostra equestre. Fresco di onori e premi al recente Festival del Circo di Latina, popola la pista di palomini, arabi e purosangue che impeccabilmente dirige.
Nell’insieme lo spettacolo gravita su livelli apprezzabili ed il pubblico infatti dimostra di gradire, ma un piccolo sforzo artistico in più (oltre a qualche miglioramento all’audio un po’ carente e rendendo la presentazione più coinvolgente) potrebbe permettere al volenteroso Vinicio di ottenere ulteriori consensi.
Michele Casale