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di Rocco Maggiore

Il Presidente dell’Ente Nazionale Circhi, Antonio Buccioni, ha incontrato il Ministro della Cultura, Gennaro San Giuliano. Un’occasione fondamentale per ribadire la posizione e gli obbiettivi del Circo italiano, qui riassunti.

1) La centralità della piazza e della strada speculare a quello che è la sala per teatro, cinema, danza, musica. Castigata dall’infausta riforma del titolo V della Costituzione nel 2001, che ha privato il sistema del potere fino ad allora esercitato dal Ministero dell’Interno, in quanto al rispetto formale e sostanziale dell’art. 9 della legge 18 marzo 1968 n. 337 con conseguenze catastrofiche per Circhi equestri e Spettacolo Viaggiante.

2) La presenza attiva di animali nell’ambito delle comunità e degli spettacoli circensi, da garantire all’insegna della rigorosa regolamentazione della stessa. Contro un’ideologizzata eliminazione del “parco animali”.

3) La riforma radicale del sistema di assegnazione ed erogazione di contributi. Che deve tornare ad avere come criterio principale la produzione del lavoro da parte delle imprese e non la pretesa valutazione della qualità degli spettacoli, che l’esperienza ha dimostrato nei fatti essere opinabile.

4) La riaffermazione inequivocabile dell’identità del Circo Equestre i cui elementi strutturali sono e restano lo chapiteau e la carovana abitazione.

5) Il sostegno alla Casa di Riposo dello Spettacolo Viaggiante e Circhi “Don Dino Torreggiani” gestita dall’AASVCE emanazione della Migrantes CEI sita nel comune di Scandicci. Da sempre motivo di orgoglio per le categorie, esclusa dal 2015 da qualsiasi contribuzione statale a seguito di nuova interpretazione di norma in effetti preesistente e applicata costantemente per più lustri.