Ben altro è il messaggio che l’uccelletto giallo può comunicarti. La via della sete lo ha portato, senza che lui ne fosse consapevole, sulla via della creatività. Quelle zampe aggrappate all’impugnatura, quasi si trattasse di un trapezio Washington su cui tante volte ho visto coprirsi di gloria il mio indimenticabile Eugenio Larible (papà del celeberrimo David), tracciano nell’aria una costruzione d’arte circense che, grazie anche al contrasto fra le due livree – color dell’oro quella del volatile, color ruggine quella del consunto rubinetto – rende irresistibile la voglia di asportare la copertina dal periodico per inserirla nell’albo dei ricordi di circo. Ognuno può regolarsi come vuole. Io l’ho fatto.
Ruggero Leonardi