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Il manifesto di Circos Reunidos a difesa degli animali nei circhi. Buccioni: “Condivisione totale”

La Asociacion de Circos Reunidos riunisce i circhi spagnoli con l’obiettivo di tutelarli dal punto di vista sindacale, artistico e culturale, e quindi ricalca le orme dell’Ente Nazionale Circhi in Italia. L’E.N.C. segue con grande interesse l’attività avviata di recente in Spagna da questo nuovo organismo e sta prendendo contatto con i responsabili per avviare una intesa operativa, anche in vista di possibili azioni comuni.
L’ultimo comunicato stampa della Asociacion de Circos Reunidos, una sorta di manifesto programmatico che esterna la filosofia che intende attuare, è stato commentato sulla pagina Facebook del presidente Buccioni con questa frase: “Condivido ogni parola ed ogni virgola. Tutto come in Italia”.
asociacion-circos-reunidosQuali sono i contenuti? Primo. “Ripudiare e condannare categoricamente qualsiasi forma di maltrattamento degli animali. Uno dei nostri principali obiettivi è quello di assicurare che tutti i membri dell’Associazione soddisfino tutti i requisiti di benessere degli animali previsti dalla legge. A questo proposito perseguiremo e denunceremo ogni forma di maltrattamento degli animali”.
Non Solo. “L’Associazione – prosegue il comunicato ufficiale – garantisce che tutti i suoi membri rispettino rigorosamente tutte le norme di legge in vigore sul benessere degli animali, elaborate dal Ministero delle politiche agricole e fatte applicare dai servizi veterinari pubblici”. Analogamente, in Italia a dettare le “regole” per garantire il benessere degli animali sono le Linee Guida Cites.
Chiarito questo capitolo, ovvero il benessere degli animali come primo comandamento da osservare, la Asociacion de Circos Reunidos aggiunge il secondo caposaldo: “Rivendichiamo il diritto costituzionale di lavorare, un diritto legalmente riconosciuto. Questo diritto è stato violato illegalmente da tutti quei Comuni che vietano i circhi con animali”. L’Associazione denuncia poi la “campagna denigratoria da parte di alcune associazioni animaliste contro la nostra antica professione. Le fotografie da loro diffuse non rappresentano la situazione reale delle strutture e nemmeno delle condizioni fisiche degli animali nei circhi. Si tratta di fotografie che hanno più di 30 anni e non fanno riferimento a paesi che hanno una normativa che disciplina il benessere degli animali”. E qui arriva un attacco diretto ai metodi delle organizzazioni animaliste: “Si può difendere il benessere degli animali senza bisogno di servirsi di foto ritoccate, e senza calunnie o bugie. Nessuno ama gli animali come chi vive con loro giorno dopo giorno”. Infine un “ringraziamento alle tante persone che vanno al circo e trasmettono questa passione ai loro figli. Grazie a loro il circo è sempre stato e continuerà ad essere il più grande spettacolo del mondo”.