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circo-maggio-2015Una mano sul cuore, un ginocchio appoggiato sul tappeto rosso, un sorriso di soddisfazione mentre raccoglie l’applauso del pubblico. Bruno Togni si presenta così sulla copertina del nuovo numero di Circo (maggio).
Classe ’96, dal 1 al 29 marzo scorso è stato nel cast del Krone Bau di Monaco di Baviera, uno degli stabili che ha scritto la storia recente del circo. Alessandro Serena lo ha intervistato e lui racconta l’esperienza professionale e umana che ha vissuto, e il percorso fatto per arrivarci.
Giornata Mondiale del Circo 2015: Francesco Mocellin ripercorre gli eventi salienti. E anche questa volta c’è stato un fiorire di iniziative, in Italia e nel mondo.
Pinder: mito francese con simpatie italiane (di Gio Lagorio). Come sempre a marzo molti artisti italiani migrano all’estero. Una delle nazioni che maggiormente amano lo stile tricolore (almeno per quanto riguarda il circo) è la Francia. La storica insegna Pinder è tuttora fra i complessi itineranti di maggiore successo e quest’anno ha nel suo cast Sue Ellen Sforzi e i Jasters, una bella rappresentanza del Bel Paese presso il pubblico d’oltralpe.
La storia dei Ferrandino contiene parecchi tratti in comune con quella di molti altri artisti italiani affermati. È infatti destino di tanti connazionali passare di continuo da piccoli circhi famigliari a grandi produzioni internazionali. Così come è spesso accaduto che una importante storia d’amore sia nata fra un ragazzo del circo ed una spettatrice. Il tutto condito da molte ore di prove e una grande passione per il proprio lavoro. Il focus sul Duo Ferrandino, formato da Michele e Marina, porta la firma di Piero Messana.
La verità sugli animali nei circhi in una lettera che il presidente Enc, Antonio Buccioni, ha scritto ai senatori, al presidente del Consiglio e al ministro dei Beni Culturali.
Il Rosgoscirc inventa l’Oscar del circo: si tratta ovviamente del «Master» – Annual International Circus Award. Nicola Campostori scrive del nuovo originale premio che si concluderà a Sochi e di cui Circo.it ha dato ampia informazione.
Dopo le varie news dal mondo del circo, a cura di Flavio Michi, arriviamo ai ricordi di Gilberto Zavatta: luoghi, accadimenti e soprattutto uomini, donne, bambini appaiono e scompaiono come su una giostra di cavalli. E con loro una buona parte del mondo del viaggio degli anni Trenta in un flusso ininterrotto di ricordi che riporta alla mente volti di persone in gran parte scomparsi ma per sempre impressi nelle pagine del vecchio e polveroso libro della storia del circo italiano.
La rubrica del Cedac, redatta da Antonio Giarola, contiene questa volta una ricostruzione del padiglione dei Fratelli Fiochi.