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Il futuro ci attende

di Alessandro Serena

Uno speciale dedicato a giovani performer italiani under 30. Cartina di tornasole dell’ottimo stato di salute del circo nostrano, almeno dal punto di vista artistico. Con tante famiglie diverse e le discipline più varie.

Gli italiani al Festival di Monte Carlo (foto di Christophe Roullin)

Lo straordinario successo ottenuto dall’Italia al Festival di Monte Carlo ha stimolato il Presidente dell’Ente Nazionale Circhi Antonio Buccioni a chiedere alla redazione di questa rivista una riflessione sui giovani talenti nostrani. Del resto, si è trattato di un esito davvero notevole. Tre Argento e due Bronzo (uno dei quali nel New Generation). Con tre artisti sotto i trent’anni: Bruno Togni, Michael Martini e Kimberly Zavatta, oltre ai veterani Alex Giona ed Elisa Cussadiè e la bella presenza di Lorenzo Carnevale a curare la parte comica. Nel 2006 c’era già stato un podio tutto italiano, con l’Oro agli Errani, l’Argento a Stefano Nones Orfei e il Bronzo a Willer Nicolodi, con Maicol e Guido giovanissimi, ma quest’anno c’è la sensazione più netta che Bruno e Michael siano la parte emersa di un movimento vivo e ben ampio. Insomma, il giovane circo italiano è in fermento. Si è quindi deciso di realizzare un numero speciale con profili, interviste, articoli su alcuni dei più notevoli artisti tricolore under 30.

Michael Martini

La difficoltà più grande è stata proprio l’abbondanza di materiale. Ci sono così tanti talenti che avremmo potuto realizzare un dossier di centinaia di pagine, o in alternativa una specie di enciclopedia a volumi in ordine alfabetico. Per ovvi motivi non è stato possibile, con la consapevolezza e il dispiacere di aver finito per trascurare alcuni. Ma sono allo studio altre pubblicazioni ed un’intensa attività sul web per tentare di dare a tutti il giusto spazio. È doveroso sottolineare, inoltre, che ci si è concentrati sul circo classico: anche quello contemporaneo è una fucina interessante, ma la sua trattazione esula dagli intenti di questo numero, che esamina al meglio i giovani artisti di tradizione. Un’edizione speciale tanto più nell’anno in cui si celebra il centenario di Ranieri III Principe di Monaco, colui che ha inventato una rassegna epocale, il Festival Internazionale del Circo di Monte Carlo. Un evento che, come crediamo fosse negli auspici del fondatore, è diventato un libro importante della storia del circo a cavallo fra due millenni. Grazie anche alle amorevoli cure di S.A.S. la Principessa Stéphanie che ha raccolto l’eredità del padre e che ha saputo circondarsi di collaboratori preziosi come Urs Pilz. In questo numero speciale il Festival dei Festival è menzionato spesso perché si è rivelato in grado di stimolare i giovani artisti a dare di più, ad “osare”, come aveva detto proprio S.A.S. la Principessa Stéphanie in un’intervista esclusiva su queste pagine. Il sogno di approdare alla più importante manifestazione al mondo del settore è una delle principali molle che spingono il duro lavoro di performer di tutto il mondo.

Ma è importante ricordare anche il ruolo di una grande rassegna di circo classico del nostro paese, l’International Circus Festival of Italy. Infatti, l’evento di Latina ormai da qualche lustro si propone come vera e propria rampa di lancio. Allo stesso modo di quanto sta iniziando a fare anche il Salieri Festival. Ma non sono solo le grandi rassegne ad ispirare il lavoro di formazione. Negli ultimi anni un ruolo importante lo ha giocato senza dubbio l’Accademia del Circo di Verona, diretta da tempo da Andrea Togni, creata sul finire degli anni Ottanta da Egidio Palmiri, che peraltro era già stato uno dei principali consulenti del Principe Ranieri. Ci sono molte altre modalità di apprendimento. Fra tutte, quella classica della trasmissione di sapere da padre in figlio, o attraverso gli insegnamenti di qualche grande Maestro. Anche se, come si potrà evincere leggendo queste pagine, spesso le ragazze e i ragazzi scelgono una disciplina differente dai propri genitori, dimostrando autonomia, coraggio e un pizzico di follia. In effetti, la costanza e lo spirito di sacrificio che accompagnano la crescita dei giovani artisti hanno dell’incredibile. In questo numero speciale della rivista ci concentriamo sui più recenti “fenomeni” verdebiancorossi, che sono più vicini a noi, che conosciamo meglio e dei quali siamo orgogliosi. Ma si tratta di un trend mondiale e che sfida il trascorrere del tempo. I primi due articoli riguardano i grandi protagonisti dell’ultima edizione di Monte Carlo, Bruno Togni e Michael Martini. È Dario Duranti (già ufficio stampa dell’American Circus) a occuparsi della giovane stella dell’ammaestramento di grandi felini, raccontandone il percorso formativo, le scelte difficili affrontate fino ai successi internazionali. La scheda su Michael, oltre a descrivere le tappe fondanti della sua incredibile carriera, illustra bene anche la disciplina iconica del trapezio volante, di cui il giovane italiano è diventato uno dei maggiori protagonisti. È poi la volta della terza giovane sul podio nel principato, Kimberly Zavatta, un profilo disegnato da un altrettanto giovane reporter, Salvatore Arnieri. Ad una delle penne più prestigiose della redazione, Roberto Bianchin, spetta il compito di raccontare delle ultime generazioni degli Orfei, dalla capostipite Moirina ad Alexander e Walter. Poi il cugino Manfredi, di Stefano e Brigitta. E Cristian dalla parte di Nando, figlio di Paride. Tutti rampolli della celebre dinastia tanto amata dal pubblico di tutta la penisola. Il pezzo su David Larible Junior, “Dede”, illustra come spesso i giovani circensi decidano di intraprendere una professione del tutto diversa da quella dei genitori ma siano comunque in grado di raggiungere vette altrettanto eccelse. Tocca poi a Francesco Mocellin parlare delle Sorelle Kolev, star dell’equilibrismo (figlie di Gilda Vulcanelli e Miltcho), due giovani donne che sono diventate un punto di riferimento nella loro dura disciplina. Vioris Zoppis, formatosi all’Accademia di Verona, dimostra delle non consuete doti multidisciplinari e riesce a distinguersi in vari generi. Si passa a Michael e Dario Togni, due acrobati col fisico da corazzieri.

I Togni Bros

A partire dalla città scaligera si sono messi in gioco in una disciplina di solito destinata a corpi più agili, riportando un notevole successo. A seguire, Massimo Malagoli racconta la fulminante e luminosa carriera di Gabriel Dell’Acqua, vero baby fenomeno, già ambito da produttori di tutta Europa. Arianna Pianesi e Jamila Attou, responsabili del Centro di Documentazione di Arti Circensi di Verona, hanno intervistato Sarah Togni, specialista alla ruota Cyr, e scrivono dei suoi sogni diventati realtà. Un’altra ragazza capace di lavorare a testa in giù è Yasmin Dell’Acqua, fra le migliori antipodiste occidentali della sua generazione. Mentre Christopher Togni ha deciso di fare della forza la caratteristica principale del suo numero di verticali e ci riesce benissimo. Continuiamo a sfogliare il catalogo di questi fenomeni. Asia Perris, Shannon Orfei e le Bello Sister puntano di certo sulla femminilità, oltre che su un grande talento. Nicola Campostori tratteggia il profilo di Kimberly La Veglia, “nativa del circo”. Flavio Michi ci parla di giovani alle prese con tecniche dell’ammaestramento: Nelson Zamperla con i suoi grandi felini e Giorgia e Vinicio Canestrelli Togni, interpreti di un elegante passo a due e di altre discipline equestri dopo aver raccolto la chambrière dal padre. Saltando da tecnica a tecnica, scopriamo le verticali di Nicole Martini, appartenente a un’altra importante famiglia del circo tricolore, e le spericolate acrobazie di Nathan Gravagna, forse il più giovane tra i performer inclusi in questo numero. Elena Lo Muzio intervista poi Nicole Errani, mentre ulteriori schede riguardano Eliana Zoppis e quattro altri incredibili Togni junior: Erika, Alessandro, Mike e Shannon. Lo speciale termina con un nuovo pezzo di Roberto Bianchin dedicato al ritratto di due giovanissimi clown e a considerazioni a proposito di una disciplina nella quale la maturazione arriva di certo con l’età ma per la quale è importante iniziare in erba. Una carrellata di profili, interviste, opinioni, che hanno in comune il far sentire il vento del presente ma di essere ben proiettate nel futuro.

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