Latina rispetta ancora una volta l’appuntamento con il successo. Disarmante il mantenimento dei livelli eccelsi da parte della rassegna pontina, divenuta oramai una delle più importanti vetrine del circo mondiale. In questi giorni di festa, scambi interculturali, iniziative sociali e spettacoli, già da alcuni anni si sono consolidati importanti appuntamenti. Fra questi il workshop “L’Italia nel Circo del domani” voluto e presieduto dal numero uno dell’Ente Nazionale Circhi, Antonio Buccioni.
E’ stata un’occasione di confronto, fra direttori di vari circhi e tanti addetti ai lavori, per mettere a fuoco i problemi del settore e delineare le linee di intervento a medio e lungo termine, passando ovviamente dalla sempre più attuale “vicenda animali”. Un incontro interlocutorio ma che ha aperto alcuni orizzonti.
Ritornando invece al XVI Festival “Città di Latina”, gli artisti italiani si sono fatti valere ed appezzare anche se non sono riusciti ad aggiudicarsi i “Latina”.
Il più premiato, ben 4 riconoscimenti, è stato il giovane Christopher Togni per il suo elegante numero alle verticali presentato anche con un colonna sonora solenne. Qualche premio in meno, ma uguali consensi, per Yasmin Dell’Acqua e per la sua dinamica performance di antipodismo. Anche lei, molto giovane come il verticalista, hanno ottenuto, oltre ai riconoscimenti di alcuni circhi stranieri, sia il premio dell’Ente Nazionale Circhi che le medaglie del Presidente della Repubblica.
Premi speciali anche ad Eonys, ragazza italo-francese che ha presentato un ben coreografato numero di pole acrobatica, ed ai clown musicali Sterza reduci da partecipazioni a diversi festival all’estero. Novità nel mondo del circo è stata infine la prestazione di Lord Nill, illusionista milanese, che a Latina ha portato numeri ed attrezzature di sua progettazione.
Tante ed eccelse le attrazioni presentate alla kermesse circense e la giuria, qualificatissima come sempre, ha avuto il suo bel daffare per assegnare i remi più ambiti. Due i Latina d’Oro, altrettanto quelli d’argento e 4 quelli di bronzo. Gradino più alto per i leoni marini di Vasily Timchenko, giovane artista del Rosgoscirk, e per le acrobazie della troupe Galkynysh, i cosacchi sui cavalli del presidente della repubblica del Turkmenistan. Latina d’Argento sempre ad artisti dell’est: la troupe Skokov, tutte donne, alla doppia altalena russa, ed i cinesi della Zehjiang Troupe. Infine quattro bronzi: il mano a mano, russo-ucraino, Dima & Dima; le cinghie aeree di Natalia Egorova Bouglione; i giochi icariani dei giovanissimi portoghesi Dias Brothers e gli Stoian, trio rumeno di acrobati alla barra russa.
Si spengono quindi i riflettori dell’edizione 2014 del Festival di Latina ma si continua ad ampliare l’eco di questa rassegna nata nel 1999 dalla volontà del compianto Giulio Montico, e portata avanti in maniera manageriale ed intelligente dai figli Flavia, Fabiola, Fabrizio e Fabio, sotto le ali rassicuranti della madre, Mirella Iuliano.
Piero Messana