Nell’anno del duecentocinquantesimo anniversario del Circo, l’edizione numero quarantadue del più importante festival al mondo del settore si svolgerà dal 18 al 28 gennaio. In quei giorni a Monte Carlo sfileranno i più grandi artisti internazionali che sapranno catturare ancora una volta l’attenzione del pubblico di tutto il mondo per il Circo Classico. (Tutte le fotografie sono tratte dalla pagina Facebook del Festival).
di Alessandro Serena
Nel 2018, è noto a tutti ormai, il Circo festeggerà i suoi primi 250 anni. Tanto è passato dall’intuizione di Philip Astley che radunò in una pista circolare esibizioni a cavallo, momenti comici ed altre discipline che saranno poi quelle canoniche del tendone. Tutto il settore quindi si appresta a celebrare l’anniversario ed una prima, grande festa di compleanno si svolgerà già a gennaio, precisamente dal 18 al 28. Quello è infatti il periodo in cui andrà in scena il Festival Internazionale del Circo di Monte Carlo. Giunta alla sua quarantaduesima edizione, la rassegna più importante a livello mondiale per l’intera categoria offrirà come sempre il meglio di quanto ci sia in circolazione, trasformando il piccolo Principato nella capitale del circo.
Sono già noti gli ospiti del 2018: in un recente comunicato, ad esempio, il Festival ha fatto sapere che, quale omaggio ad Astley, è stato invitato il passo a due equestre di Jozsef Richter Junior (nella foto) e di sua moglie Merrylu Casselly; il matrimonio di questi due artisti ha rappresentato anche l’unione di due delle famiglie più premiate a Monte Carlo. Oltre a questo numero eccezionale, voluto da S.A.S. Stephanie in persona, la coppia presenterà sia la troupe a cavallo del Circo Nazionale Ungherese sia il suo Grande Gruppo Esotico, 36 animali tra i quali elefanti, zebre, cammelli, lama, cavalli, asini e le giraffe Bobo e Zambi.
La presenza di numeri con animali non finisce qui: dalla scuola del Circo di Mosca Evgeniy Komisarenko porta un dressage di cani, coi quali ha stabilito una vera complicità. Curiosa è poi la storia di Carmen Zander, che presenterà un gruppo di tigri: l’artista non nasce in pista, arriva dalla ginnastica ritmica e passa dalla giocoleria prima di approdare alla gestione delle belve. A Monte Carlo la vedremo esibirsi con Imani, Kiara, Face e Ashanti, oltre che la magnifica tigre bianca Saphira. Come sempre, il Festival pone grande attenzione alla cura e al benessere degli animali: i numeri descritti si avvalgono tutti dei migliori e più moderni metodi di ammaestramento. Proprio per far conoscere l’amore che gli artisti provano per i loro compagni di spettacolo, nel pomeriggio di sabato 20 gennaio il tendone di Fontvieille aprirà le sue porte per delle “ripetizioni pubbliche commentate” dedicate agli animali del circo.
Tantissime nazioni sfileranno nell’arena più famosa del mondo: oltre alla già citata Ungheria, che sarà rappresentata anche da Gli Astronauti, ovvero i funamboli Läzlo Simet, Olivia Kapitany e Linda Carannante che in tenuta spaziale proporranno equilibrismi sulle biciclette e piramidi, ci saranno anche Romania (col mano a mano dei Ballance), Germania (Nicolai Kuntz, una giovinezza passata al Krone e un Argento al New Generation 2013, presenterà il suo numero al trapezio solo), Repubblica Ceca (le pertiche del Duo Stauberti, che concluderà il numero col porteur Dimitr su un monociclo mentre tiene sulla fronte l’attrezzo sul quale Nancy sta in equilibrio); dal Kazakistan arriva la troupe di trapezisti volanti Aliev, che a distanza di 7 anni dal Clown d’Argento torna a Monte Carlo con una nuova creazione per la quale si è avvalsa della collaborazione di Maxime Nikulin, direttore dell’omonimo circo a Mosca, e del celebre regista Alexander Grimailo. Il canadese Jonathan Morin è l’inventore della “ruota incrociata” che consiste nella combinazione di due cyr: al Festival userà questo interessante attrezzo in un numero da solo e in una performance in coppia con la compagna Marie Eve Bisson sulle note di I don’t want to miss a thing degli Aereosmith.
La Spagna scenderà in pista col palo aereo di Saulo Sarmiento (già visto nello show di Dragone a Macao e al Cirque du Soleil) e col giocoliere Michael Ferreri, che a soli 21 anni è già nel Guinnes dei primati per la sua velocità: 390 tocchi con 5 palline in un minuto. Anche l’Ucraina porterà due numeri: quello raffinato e di sottile erotismo del Duo Miracle (i contorsionisti equilibristi Roman Khafizov e Yevhenila Obolonina) e quello visivamente molto ricco della Troupe Bingo, le cui danze aeree hanno festeggiato nel 2016 il loro ventesimo anniversario e che nel Principato si presteranno a due particolari taubleax dedicati ai 250 anni del Circo.
Anche i big del settore sono ben rappresentati: la Cina sarà presente con due artisti singoli e tre gruppi: l’equilibrista Huang Yang stupirà il pubblico con le sue evoluzioni sul filo molle, mentre Chu Chuan-Ho (originario di Taiwan) mostrerà le sue originali figure create con il diabolo, fino al finale nel quale si destreggerà con tre di questi popolari attrezzi circensi; la Troupe di Shangai, già premiata in passato con Clown d’Oro e d’Argento, si cimenterà in due performance, una di barra russa (c’è attesa per sapere se proveranno a fare il quadruplo salto mortale) e l’altra di danze acrobatiche nelle quali daranno vita ad impressionanti piramide umane. Che Shuzhen dirigerà poi un gruppo di acrobati in bicicletta che nel suo repertorio ha degli stupefacenti giochi icariani in cima a una piramide posta su questo mezzo di trasporto, un’esibizione sicuramente da vedere.
La Russia invece schiera la Troupe Vavilov nella duplice veste di acrobatica alla banchina e sulla piattaforma aerea, con messinscene ispirate a film come Men in Black e Matrix, il Duo Makrovs (pertiche aeree) e una compagine di giovani artisti provenienti dalla città di Nizhny Tagil che presenterà un numero con la corda in cui ragazzi, ragazze e persino bambini arrivano a saltare mentre stanno in una piramide tripla. Parte dello show, che da martedì 23 gennaio prevederà l’entrata in scena dei soli vincitori, è ovviamente riservata alle parti comiche, quest’anno con predilezione alle terre sovietiche. I clown scelti per la quarantaduesima edizione della manifestazione sono infatti il russo Sergey Prosvirnin, che ha una mimica eccezionale e si dimostrerà un provetto ballerino nel numero di tip tap con figlio e nipote, e Andrei Jigalov, uno dei più grandi pagliacci della sua generazione, che tornerà al Festival mostrando ancora una volta al mondo l’essenza del clown contemporaneo con le sue esilaranti gag. Scott e Muriel, californiano il “mago maldestro”, olandese l’assistente “pazza”, divertiranno gli astanti col loro illusionismo: spettacolare il manichino con le fattezze di Pinocchio.
E l’Italia? Esclusa dai mondiali di calcio, non mancherà invece al Festival Internazionale di Circo: ci saranno i Saly Brothers, ovvero Joé e Karel, che nonostante siano specializzati nelle bolas ed in scena indossino abiti tradizionali dell’Argentina (la nazione dove questi attrezzi sono nati), sono al cento per cento nostri connazionali; porteranno certamente un ritmo indiavolato nell’arena di segatura e confermeranno l’importanza per il circo classico italiano delle famiglie di tradizione. Un po’ di sangue tricolore scorre anche nelle vene di Ursula Rossi, italo-spagnola in coppia con Leandro Zeferino per un numero di virtuosismo sui pattini a rotelle; il motto dei due artisti è “Passione e rischio allo stato puro”. Questo l’elenco degli artisti partecipanti. La crème del circo mondiale, ma non ci si poteva aspettare di meno da Monte Carlo.
Segnaliamo una buona notizia. Pare confermato l’interesse di Rai 3 a tornare a riprendere l’evento: sarebbe un (piccolo) segnale che può far ben sperare e che aiuterà senz’altro a non spegnere i riflettori su quest’arte vecchia di 250 anni ma che in scena dimostra sempre una giovinezza affascinante e immortale.