Mi associo alle numerose iniziative che gruppi spontanei di cittadini ed associazioni stanno organizzando, perché dopo questo lungo periodo di tempo, invece di prospettarsi una conclusione che, seppure lenta, presenti comunque i connotati di una positiva conclusione della vicenda, sembrano purtroppo addensarsi nubi minacciose all’orizzonte sulla sorte di questi due nostri concittadini e compatrioti.
Il circo dà lavoro da sempre ad una nutrita componente di maestranze di origine indiana, garantendone la dignità e consentendo loro di lavorare nel nostro Paese. Non può quindi non rilevare come, nella circostanza, i sacrosanti diritti dei due marò siano stati e continuino ad essere calpestati e chiede pertanto solidarietà a tutti i cittadini indiani – oltre ai direttori dei circhi – che prestano la loro attività nei complessi italiani e più in generale al servizio di imprese italiane che li tutelano, li rispettano e risolvono a tanti di loro il problema del lavoro.
Antonio Buccioni, presidente Ente Nazionale Circhi