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di Raffaele De Ritis

La riflessione sull’arte circense ha visto negli ultimi decenni un grande impulso mondiale sui quotidiani: in Europa, America, Australia numerosi sono i critici di spettacolo che seguono il circo attuale con competenza, merito della vivacità recente del settore e di un circuito sempre più transnazionale.

Jordi Jané
Jordi Jané
Unico resta però in Catalogna il caso di Jordi Jané. Animatore culturale a tutto campo (attore, giornalista, autore di libri, docente, curatore di mostre e rassegne), e interlocutore istituzionale, é la vera “anima critica” del circo nella sua terra. Ha iniziato a seguire le arti della pista negli anni ’70, mantenendo sempre una distaccata onestà intellettuale e una curiosità analitica profonda, con una caratteristica rara: la stessa dignità e passione verso le espressioni tradizionali e le avanguardie, con una sincerità spesso scomoda.
Il suo affetto per il circo di tradizione non giace mai su emotività nostalgiche, né é privo di dure critiche; la sua grande attenzione per il circo d’innovazione non gli proibisce una severità spesso contro corrente verso le espressioni contemporanee.
Per Jordi Jané il circo é, a tutto campo, un’unica forma d’arte in cui la qualità e la mediocrità prescindono dalle categorie, per la cui comprensione però si richiedono strumenti di analisi specifici e severi.
Jané nel 1978 inizia a scrivere critiche di circo regolari per il quotidiano Avui, cosa già rara. In seguito (1999), il quotidiano gli affida una pagina mensile di riflessione circense, “Volt de Pista” (“giro di pista”): é tuttora un caso unico al mondo. Lo scorso anno, il gruppo editoriale “licenzia” molti collaboratori culturali a causa della congiuntura economica, e la cultura catalana perde questo ed altri inestimabili contributi che hanno formato generazioni alle arti. Una toccante raccolta di firme, con centinaia di nomi prestigiosi da tutto il mondo, aveva inutilmente cercato di salvare il futuro delle colonne di Jané.
L’autore ha ora deciso di raccogliere la sua rubrica, e ne sono venuti fuori ben due volumi: 152 Volts de Pista 1999-2012 (Arola Editors). L’opera è stata presentata oggi a Barcellona sotto il tendone del Circo Raluy, da Joan Minguet Battlori, presidente dell’Associazione Catalana dei Critici d’Arte e grande amante del circo. L’opera, in lingua catalana, si vuole come la prima di una collana che l’editore intende consacrare agli studi circensi.
Jordi Jané con Paulina Schumann e Raffaele De Ritis
Jordi Jané con Paulina Schumann e Raffaele De Ritis
I due volumi sono considerevoli ben oltre l’universo catalano: diventano infatti un raro ritratto dei primi due decenni del circo, ogni tipo di circo, di questo secolo. L’interesse é sia nella prospettiva internazionale (a Barcellona é passato di tutto, e Jané é un frequentatore di festival stranieri), che nel modello esemplare della Catalogna nei suoi intensi dibattiti e dispositivi di legittimazione di un circo moderno: formazione, istituzioni, circuito, rapporto con le arti e la società.
La struttura dei volumi ha rinunciato a una struttura cronologica per un ben più stimolante ordine per argomenti, che ci fanno scoprire in quanti modi il circo può essere pensato: la natura dell’artista, l’analisi critica, il concetto di compagnia, l’essenza dei festival, le scuole, l’associazionismo (Jané é un solido animatore della comunità circense catalana), i grandi profili, il dibattito sugli animali (con appassionati e profondi articoli di grande obiettività), il rinnovamento del clown, la drammaturgia, i circhi stabili, le politiche culturali, il circo e il mondo intellettuale, le arti vicine, fino a un particolare interesse dell’autore, quello della terminologia circense.
Di Jané, autore coltissimo, va ammirata la capacità di una prospettiva competente sul circo che poggia solidamente sulla conoscenza delle altre arti, sul senso della storia come della modernità e su una prospettiva sociale importante. Ma soprattutto il coraggio, e la capacità polemica, con cui dalle pagine di un quotidiano sa difendere o criticare un aspetto della realtà circense non perché appartenga per principio a un genere ma sulla base del suo valore di qualità ed etica.
Jané oggi collabora a varie riviste di arti sceniche, é docente di storia del circo presso l’Institut del Teatre di Barcellona ed é instancabilmente attivo in conferenze ed eventi di ogni tipo. Siamo certi che, nonostante la grande perdita di uno spazio su un quotidiano, continueremo a beneficiare dei suoi scritti a lungo e in ogni altra forma.

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