Skip to content Skip to footer

Il cantico delle creature in volo verso il cielo

di Ahara Bischoff

La notte delle creature a Faenza (le foto del servizio sono di Raffaele Tassinari e si trovano su Faenzanotizie.it)
Quando è stata l’ultima volta che avete visto centotrenta lanterne alzarsi verso il cielo in una notte stellata? Candeline, protette di carta, che volano sopra i tetti di palazzi storici, sopra una folla di cinquemila persone, indistinguibili, ma costituita da genitori, bambini, coppie che si abbracciano, che piangono commuovendosi. E’ un’esperienza unica, quasi magica, che non si fa tutti i giorni, ma che è diventata realtà sabato sera in piazza del Popolo a Faenza, un comune fra Imola e Forlì nella provincia di Ravenna. Grazie alla collaborazione di Ruggero Sintoni di Accademia Perduta/Romagna Teatri e Alessandro Serena, Circo e Dintorni, i cittadini hanno potuto assistere allo spettacolo La notte delle creature, l’evento conclusivo di un lungo pomeriggio ludico dedicato al 25° anno di attività della cooperativa sociale faentina Zerocento Onlus, con giochi e animazioni ed una splendida mostra di opere di Marcello Chiarenza, chiamata proprio Cantico. Con performance circensi di grandi artisti, acrobati e contorsionisti i due ideatori (non nuovi a queste imprese) sono riusciti a trasformare la piazza in un enorme chapiteau all’aperto.
Andrea Togni
I numeri erano ispirati al Creato e ai quattro elementi, terra, fuoco, aria e acqua e hanno lasciato il pubblico a bocca aperta per la originalità, il fascino e le bizzarrie che contenevano. Dopo alcune parole introduttive e di ringraziamento di Giovanni Malpezzi, sindaco di Faenza, e Valeria Callegari, presidente di Zerocento, lo spettacolo è cominciato con un numero aereo di Andrea Togni, componente della famosa famiglia italiana. Appeso tra teli di tessuto bianco e illuminato da luce celeste ha portato via gli sguardi della folla verso il cielo notturno, avvolgendoli in un’aura quasi spirituale. Sublime e sempre sul colore blu argento è stato il passaggio all’elemento dell’acqua, messa in scena da Ada Ossola, sirena acrobatica che si stirava su una grande vasca di mille litri di acqua per poi sommergersi del tutto nei flutti. Dal palco a terra si procedeva poi con un numero molto applaudito sul tetto di un palazzo a 30 metri, dove l’acrobata Andrea Togni si è esibito in una ginnastica danzata sopra una mezza luna. Un attrezzo molto originale, costruito di metallo e ricoperto di tela, posizionato proprio in modo da specchiare la vera luna e a rievocare di nuovo quest’esperienza miracolosa che ha sbalordito gli spettatori per tutta la sera. Ad avvolgere queste performance era la sfida del fuoco, la battaglia dei poteri antagonistici, bianco e nero, soave e crudele, prodotto ed esposto dalla compagnia Progetto Bagliori di Pietro Chiarenza. Sei ragazze e ragazzi che sono stati il filo conduttore dello spettacolo, inserendo i numeri in una sequenza narrativa e completando in questo modo la rassegna degli elementi naturali. Ma lo spettacolo ha raggiunto il suo culmine con una traversata di 120 metri attraverso tutta la piazza nel cuore della città. Partendo dall’elegante porticato a doppio ordine del Palazzo del Municipio fino alla Torre dell’Orologio il funambolo Laszlo Simet ha fatto tenere il fiato sospeso alle migliaia di spettatori accorsi che hanno anche potuto sentire l’intero Cantico delle creature di San Francesco, letto da Don Otello Galassi, parroco di Faenza. È poi stata la volta delle centotrenta lanterne che sono salite verso il cielo, sembrava che portassero dentro i cuori degli spettatori, ancora accesi di stupore.