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La famiglia al completo, un po' di anni fa
D’amore e d’accordo proprio così come appare. E se qualcuno volesse trovare qualche scricchiolio, certamente non ci riuscirebbe. Lara, Stefano e Moira ribadiscono quanto è stato scritto e detto dappertutto, aggiungendo che Walter, il capofamiglia, rappresenta il punto di riferimento per tutti loro ed è un vero e proprio collante. E’ un piacere, sentire voce e pareri dei ‘magnifici quattro’ della famiglia Nones-Orfei, d’accordo anche nel descrivere la permanenza in Sicilia.
“La vostra è una terra bellissima ed i siciliani sono delle persone meravigliose. Al Nord – dice Moira – la gente corre, corre e lavora come soldatini. Qui è diverso. Siete unici come accoglienza e, forse gli ultimi, come romantici. Quando fate un’amicizia, la curate e non l’abbandonate mai. Stavolta che paura con la traversata in nave subito dopo la tragedia dell’isola del Giglio. Il mare. A un certo punto, ha cominciato a farci traballare ed io non sapevo più a quale santo votarmi”.
Walter Nones
“Venire in quest’isola – spiega Walter – va pianificato per tempo e comporta sacrifici in più. Ma siamo molto legati a questa terra anche per una storia particolare. Subito dopo il matrimonio con Moira e l’avvio di un circo tutto nostro, eravamo a Palermo. Mia moglie, dopo lo spettacolo, andava magari a cena con gli amici, ed io rimanevo in pista, fino a notte fonda, a provare un leone. Da lì nacque un grande numero di gabbia e uno dei migliori circhi italiani in assoluto”.
“Abbiamo tantissimi amici in Sicilia ed alcuni dei nostri più grandi collaboratori – aggiunge Stefano – erano e sono siciliani. Su tutti Rosario Pisciotta e poi anche Sergio Scaccianoce, che purtroppo non è più con noi. L’arrivo qui non può improvvisarsi anche per la mancanza di un’autostrada confortevole. Programmiamo, quindi, per tempo l’uso delle navi e il viaggio in mare, è sempre particolare”.
Lara Nones Orfei
Lara, la secondogenita di Walter e Moira che dal 2002 ha deciso di stabilirsi a San Donà di Piave per dare una migliore formazione scolastica ai figli, si rammarica per non far parte della tournee siciliana: “Adesso stiamo al circo solo per le festività natalizie ed in estate – dice al telefono – e quindi non vengo a propormi al pubblico isolano dal 1992, ultimo tour in Sicilia prima del ritorno nel 2006. Ricordo, comunque, spettatori calorosi e competenti”.
Il circo di Moira è stato, in questa stagione invernale, il settimo complesso ad entrare in Sicilia. Fra questi anche un’indigestione di insegne Orfei. Lei con schiettezza e temperamento dice: “E’ una vergogna e magari qualche mio lontano parente si vende il nome per pochi spiccioli. La gente legge Orfei sui manifesti e corre allo spettacolo. Poi, vede il basso livello dello show ed esce dal circo veramente schifata. Sono molto indispettita anche se penso che la cosa non influisca molto sul nostro pubblico perché tutti sanno qual è il mio circo e che è il più grande d’Italia e, forse, il più bello anche d’Europa”.
Moira con il figlio Stefano
“La notorietà di Moira è sempre elevatissima anche fra i bambini. Sarebbe bastato – spiega Walter – venire al porto di Termini Imprese quando siamo sbarcati, per accorgersi di quanti ragazzi e ragazze cercavano Moira per vederla, per parlarle. Quando con gli altri direttori parliamo della bontà delle piazze, loro mi dicono che noi non facciamo testo, perché abbiamo Moira e quindi stralavoriamo dovunque andiamo”. E parlando di giovani, spostiamo la discussione sul target del pubblico che segue gli spettacoli circensi. Anche qui, i ‘magnifici quattro’ concordano e dicono, quasi all’unisono: “E’ una cosa bellissima vedere giovani dai 16 ai 20 anni venire, sempre più numerosi, a vedere il nostro show. Una volta il pubblico era quasi interamente composto da nonni, mamme, papà e bambini. Adesso no. Ed è forse proprio questa la cosa più bella per il futuro del nostro mondo”.
Se per intervistare Moira bisogna adattarsi ai suo orari (d’altro canto la star è sempre lei!), non è molto più facile porre domande a Walter Nones, sempre impegnato al telefono, o a coordinare o a lavorare in questo o in quel punto della cittadella viaggiante. Lo abbiamo sottratto ai sui impegni e lui, immediatamente, ci ha detto: “Solo pochi minuti, che ho mille cose da fare”. Ma possibile, chiediamo, che alla tua età, riesca sempre a guidare il circo impegnandoti, in prima persona, anche negli spostamenti da un punto all’altro dell’Italia? “Beh, ogni tanto mi riposo – spiega il motore della famiglia Nones-Orfei – altrimenti si rischia di crollare. Certo è che, in particolari momenti, non si può pensare a staccare dal lavoro. Le responsabilità sono tante ed io sono il manager del circo”.
Walter e Moira il giorno del matrimonio
Sui ruoli, tutto chiaro, fin dai tempi del matrimonio con Moira, circa 50 anni fa, ed anche dopo la crescita di Stefano e Lara. “Ma come si fa a non volersi bene tutto quello che abbiamo fatto insieme. Oltre al matrimonio, va benissimo – conferma Walter – anche l’intesa che raggiungemmo quando partimmo con il nostro circo. Lei la star, la coordinatrice dello spettacolo, il volto pubblico. Io a capo della macchina organizzativa. Lei, per certi versi, la mente, ed io il braccio. Moira si meritava uno show tutto quanto dedicato a lei, dopo le fiabe circensi degli ultimi anni, e lo abbiamo voluto fare per celebrare la sua grandezza. Ed è ancora più bello che il protagonista sia nostro figlio”. Concetti chiari, quasi scolpiti nel tempo, confermati dalla regina del circo, che aggiunge: “Adoro mio marito. Lui fa mille cose, lavora come un matto ma quando ho bisogno di lui, è sempre presente. Al giorno d’oggi è difficile trovare matrimoni così lunghi, soprattutto nel mondo dello spettacolo. Io, invece, sono contenta di avere sposato Walter e, lo dico tranquillamente, non l’ho mai tradito. Anzi, mi fanno proprio schifo le donne che fanno le corna ai mariti”. Per completare ed aggiungere qualcosa al quadro di famiglia, è doveroso sentire i figli. “Li vedo e li ho sempre visti come mamma e papà – dice Stefano, dopo mezzanotte, al termine dello spettacolo -. Si è vero, lui è stato un grandissimo artista ed è un ottimo direttore; lei è sempre stata la star, la donna famosa, ma sempre una madre normale e affettuosa. Ho cercato di prendere qualcosa da tutti e due e soprattutto, come sempre mi hanno detto, di rimanere con i piedi per terra. Perché volare troppo in alto – conclude Stefano – significa rischiare di cadere fragorosamente per terra!”
“Papà Walter è unico e rappresenta un punto di riferimento per tutti noi, anche per i bambini che quando stanno male – specifica Lara – chiedono sempre di lui. E’ un gentiluomo, sempre disponibile, ma anche severo. Quasi quasi ho ancora una sorta di timore reverenziale. Si, è un grandissimo manager, uno dei migliori d’Europa, ma io lo vedo sempre come il mio papà”.
Madre, nonna, artista, star. Ma c’è qualcosa che Moira non ha fatto nella vita e che vorrebbe fare? Manco a dirlo, risponde con un no assoluto! “Al circo ho fatto praticamente di tutto. Poi sono stata mamma felice – dice – ed ora nonna altrettanto soddisfatta. Poi ho fatto tanto cinema e parecchia televisione: Sabato al Circo e Domenica In. Tantissima gente mi vuole bene ed a me piace dire sempre quello che penso. Talvolta, per questo, non sono molto diplomatica”. Walter e Moira hanno avuto due figli, quasi a distanza esatta di due anni. Il più grande, Stefano, continua a vivere in carovana e quindi è sempre con loro; la più piccola, Lara, da circa 10 anni ha deciso di fermarsi, per donare ai figli (Moira e Walter jr) una formazione scolastica migliore.
Moira jr. (foto Giovanni Lagorio)
Walter jr. (foto Giovanni Lagorio)
“Mi piace e quasi pretendo che i miei figli – spiega Lara – abbiano una buona cultura, che conoscano altre cose al di fuori delle cose circensi, che vivano anche in altri ambienti, anche se poi, sono certa, faranno circo. Insieme, prima o poi, torneremo a lavorare nel circo di famiglia”. Se poi le chiedi come, con il loro rientro, si possano delineare ruoli e compiti, la bella cavallerizza risponde subito: “Basterà parlare cinque minuti con papà e tutto verrà delineato senza alcun dubbio”. Intanto la Moira nazionale sente vicini entrambi i suoi figli ed i rapporti con loro sono sempre uguali. “Sia Stefano che Lara sono dei grandi artisti. Lui è sempre in carovana ed è diventato il perno dello spettacolo. Lei ha deciso di rimanere a casa per far studiare meglio i figli. Ma è come se fosse sempre accanto a me. Ci sentiamo, costantemente, al telefono. Penso che, prima o poi, saremo di nuovo tutti assieme al circo”.
“E’ vero – afferma Lara – ci sentiamo al telefono ogni giorno e se per caso mamma capisce che qualcuno, magari, possa avere la febbre, mi tempesta di chiamate e di domande. E’ costantemente preoccupatissima di tutti noi e teme sempre che le nascondiamo qualcosa”. Ma a proposito di rapporti fra loro, la sorella dice del fratello: “Non mi sono messa mai in competizione con Stefano, sia perché ciò non rientra nel mio carattere e sia perché ho sempre saputo che lui, maschio e più grande, è sempre stato più forte di me. L’ho sempre visto come il migliore e, dopo l’incidente con la tigre (ero lontana e mi sono presa una paura tremenda!), non ho mai pensato che rinunciasse alla gabbia”.
Stefano Nones Orfei (foto Giovanni Lagorio)
Qualche dubbio, invece, il cronista lo ha avuto, ma Stefano li dissipa immediatamente: “Mai avuto paura dei grandi felini e mai pensato, dopo l’incidente, di smettere. Amo questi animali, lavoro sempre per migliorare il numero e, di chiudere con questa disciplina, non se ne parla proprio. Magari un giorno capiterà, ma ancora è lontanissimo”. Vedendo lo spettacolo, abbiamo l’impressione che Stefano abbia raggiunto l’apice, o quasi, della sua carriera. Ma qual è l’animale più difficile da addestrare, visto che li fai praticamente tutti? “Di gran lunga, i più difficili, sono i grandi felini. Non li puoi toccare. Con alcuni lo puoi fare,- ammette Stefano – seppure parzialmente; con altri, manco a parlarne. Vuoi chiedermi, come fanno tutti, se sono più difficili da domare rispetto alle donne? Ti rispondo subito che non c’è paragone. Con le donne c’è molto più da sudare ed è molto più difficile!” E Lara, da lontano, come vede mamma e papà? “Di papà ho già detto che è davvero unico, instancabile ed inimitabile. Mamma, nonostante non siamo vicinissime come età, è una grande amica. Con lei parlo di tutto e talvolta non riesco proprio a nasconderle nulla. Quando in Calabria ebbe l’ictus – continua Lara – fui la prima ad accorgermene e immediatamente feci tornare indietro mio padre, che era già partito. Adesso – prosegue la figlia di Walter e Moira – mamma si lamenta di tutte le pillole che è costretta a prendere. Ed io le dico sempre di non lamentarsi perché tanta altra gente, con quello che ha avuto lei, non riesce nemmeno a muoversi ed a parlare”.
Stefano e Brigitta (foto Giovanni Lagorio)
Da tutto ciò che è stato detto, pare ovvio che il futuro di questa grande e importante famiglia circense, sia ancora circo. “La famiglia è cresciuta con Brigitta ed il piccolo Manfredi, e le nostre intenzioni sono quelle di andare avanti con questa attività – dice Stefano – magari sperando che la crisi economica termini al più presto. E poi chissà, la prima gravidanza di mia moglie avvenne in Sicilia. Vuoi vedere che potrebbe capitare di nuovo?” Anche Lara, con figli e marito, prima o poi tornerà al circo: “Ne sono convinta, ed anzi dico che si verificherà anche abbastanza presto. I miei figli continuano ad allenarsi – aggiunge Lara – e stanno preparando nuovi numeri. Qualcosa già vedrete la prossima estate, alla chiusura delle scuole”. Anche Moira e Walter, ovviamente, nel futuro vedono sempre circo ed anzi, come ammette il capofamiglia, questo tipo di spettacolo sta già recuperando, e parecchio, sugli altri. Parola di Walter Nones. E dei magnifici quattro.
Piero Messana