La notizia fa ben sperare per il futuro del circo classico con animali. I giudici spagnoli (Cordoba) si sono espressi sul ricorso presentato dalla Associazione di categoria che riunisce i circhi di Spagna, che aveva impugnato il divieto introdotto dal Comune di Priego nei confronti del Circo Roma, di cui è proprietario Ricardo Dola. E’ interessante notare la motivazione della sentenza, che ricalca i pronunciamenti (ormai una trentina) dei Tribunali amministrativi regionali italiani, ai quali i circhi inibiti si sono rivolti con l’assistenza dell’Ente Nazionale Circhi.
Dicono infatti i giudici spagnoli che i Comuni non hanno il potere di vietare i circhi con animali, consentiti dall’ordinamento vigente. Il divieto era stato applicato qualche anno fa a seguito di valutazioni su presunte sofferenze e disturbi di cui sarebbero vittime gli animali dei circhi. Dicono i giudici che il divieto viola la natura regolamentare delle licenze, introduce valutazioni soggettive e discrezionali che non trovano copertura normativa. Da qui la decisione di annullare il divieto, chiedendo all’amministrazione di Priego di rifondere le spese legali. E’ una sentenza della massima importanza destinata a fare giurisprudenza in materia e che potrà essere utilizzata nei confronti di altri Comuni che pretenderanno, illegittimamente, di mettere al bando i circhi con animali.
Significativo anche il commento del responsabile del circo spagnolo: “Il divieto non aveva alcuna ragion d’essere perché i nostri animali sono curati e coccolati e sottoposti ad un controllo sanitario rigoroso, anche attraverso veterinari che ispezionano gli animali dei circhi in ogni città”.