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Gli astri del circo all’anfiteatro D’Annunzio di Pescara

di Piero Messana

Raffaele De Ritis

Il circo si conferma una forma di spettacolo che in estate è in grado di reggere il paragone con astri della pop music, concerti jazz, musical celebri e prestigiosi ensemble di danza, arrivando a riempire i cartelloni di importanti rassegne stagionali in tutta la penisola. Fra queste spicca quella del festival Funambolika diretto da Raffaele de Ritis nella sua Pescara. Dopo la meravigliosa performance di Carlo Rossi, la poeticità degli oggetti di Marcello Chiarenza, gli strampalati e stralunati artisti di Casa dolce casa, lo spettacolo di teatro-circo della compagnia Karakasa (con la direzione artistica di Alessandro Serena), Funambolika 2012 ha toccato ieri sera il suo apice con il Gran Galà du Cirque firmato da Raffaele de Ritis e lo stesso Serena.

I Pellegrini Brothers

Al teatro ‘Gabriele D’Annunzio’ di Pescara, nonostante afa ed umidità, ovazioni e maree di applausi hanno fatto da cornice ad alcuni numeri confermatisi irraggiungibili dalle capacità umane. I boati di stupore dei duemila spettatori hanno echeggiato per il giocoliere Mario Berousek, per l’hula hop di Alesya Gulevitch e soprattutto per i Pellegrini, simboli viventi ed immarcescibili dello spettacolo circense. Unici nel mondo, i magnifici quattro hanno riproposto il loro numero, nel loro Paese, dopo diciassette mesi di assenza: ultima esibizione, passaggi televisivi a parte (Italia’s Got Talent), a febbraio del 2011 a Venezia in occasione del Carnevale. Natale, Erdeo, Ivan ed Andrea da anni sono le vedettes internazionali di Phantasialand, parco divertimenti che sorge in Germania.

Gli Starbugs

A fare da trait d’union fra un numero e l’altro del galà pescarese, il ritmo e la particolare comicità degli Starbugs, tre artisti svizzeri che hanno trovato il modo di fondere breakdance ed acrobazie con la clownerie. Risultato palese: basti notare la risposta del pubblico. Ma la scaletta del Gran Galà du Cirque, appuntamento clou di Funambolika 2012, è stata davvero incredibile ed ha visto anche altri prestigiosi artisti italiani con i loro numeri mozzafiato: Andrea Togni, anche lui fresco di visibilità televisiva sulle reti nazionali (prima Amici e l’8 luglio su Rete 4 per la sfilata d’Amore e Moda da Comacchio), con la sua poetica luna prima ed ai tessuti poi. Un mix di eleganza e di potenza che mette in risalto le intatte doti atletiche ed acrobatiche del direttore dell’Accademia d’Arte Circense di Verona.

Viviana Rossi (foto da payasoenrico.com)

Altra artista italiana di rilevo, la giovane Viviana Rossi (famiglia trapiantatasi in Spagna), che ha offerto un’egregia attrazione alle cinghie aeree a sette metri di altezza. Tantissimo ritmo e numero che, fin dal suo incipit, è entrato nel vivo con tutta una serie di strambate, ad un solo braccio, e relative verticali che, anche a Montecarlo, al festival dei giovani, ha consentito all’artista di ottenere un grande successo. Al termine del Gran Galà, sui volti della gente, si leggeva chiaramente un’espressione: “Ma dopo di questo, cosa ci resta da vedere? Possibile spostare in avanti tali capacità fisiche ed artistiche? Possibile sbalordirsi per qualcosa di più forte?” Proprio così. Il quinto galà prodotto da Funamolika 2012 è stato di livello eccelso e forse rimarrà irraggiungibile. Era difficile confermare l’asticella già posizionata molto in alto, visto che in passato c’erano stati artisti del calibro del giocoliere Viktor Kee, gli equilibristi Oleg Izossimov, Encho o Golden Power, i comici Andrej Jigalov, Rob Torres, Housch Ma Housch, la stella del Cirque du Soleil Erika Lemay e molti altri ancora. Ma l’impresa è riuscita e basterà citare, in estrema sintesi, i traguardi ottenuti dai sei protagonisti. I Pellegrini, con la loro straordinaria performance riproposta da 30 anni in tutto il mondo, hanno vinto Montecarlo, hanno centrato il secondo posto a Italia’s Got Talent, hanno lavorato al Madison Square Garden di New York e al Lido di Parigi, oltre che di fronte a Sua Santità Papa Benedetto XVI. Il Trio Starbugs ha conseguito ben quattro premi al festival di Montecarlo. Alesya Gulevitch è entrata per ben tre volte nel guinnnes dei primati.

Mario Berousek

Mario Berousek è riconosciuto il giocoliere più veloce del mondo e, a Pescara, autore quasi di un altro record: da Parigi in Abruzzo in auto, andata e ritorno 2800 chilometri, in circa 30 ore. Viviana Rossi, uno dei più giovani talenti aerei al mondo e già protagonista nel principato di Monaco. Andrea Togni, artista navigato e dotato di grande talento. Non soltanto il Gran Galà du Cirque ma anche gli altri appuntamenti di Funambolika, nel corso delle varie edizioni, sono subito andati oltre le più rosse aspettative, anche in materia di spettatori presenti. “La prima edizione – racconta Luigi Fumo, patron storico dell’Ente Manifestazioni Pescaresi ed attuale amministratore delegato – l’avevamo programmata in un piccolo spazio al fianco dell’anfiteatro. Ma l’esordio assoluto della rassegna, con lo spettacolo di Jango Edwards, fece rimanere senza posto a sedere circa 600 persone. Fummo costretti, nottetempo, a dirottare lo show dell’indomani, quello di Larible – spiega Fumo – al teatro D’Annunzio e ci furono subito 1300 presenze. Abbiamo fin da subito sposato il progetto di Raffaele De Ritis che, in un periodo di estrema crisi economica, è rimasto il solo prodotto dall’Ente, in tutto il cartellone estivo, assieme a Pescara Jazz”.

Andrea Togni

Funambolika è stata una scommessa, ma subito vinta, soprattutto dopo il varo del Gran Galà che, ogni anno, convoglia da 2 mila a 2.400 spettatori. “Nessuno, in consiglio di amministrazione, aveva idea di cosa si sarebbe visto in una rassegna estiva circense – aggiunge Luigi Fumo, direttore artistico delle manifestazioni pescaresi – e di cosa sarebbe stato presentato. Ma il nostro intuito e la fiducia riposta in De Ritis, ci hanno ampiamente ripagato. E poi siamo anche riusciti a mettere assieme i generi delle nostre due manifestazioni, jazz e circo, in uno spettacolo prodotto con i fondi europei. Il Crazy Paradis, titolo che mette insieme, volontariamente, tre lingue: italiano, inglese e francese”. Ma ritornando a Funambolika 2012, non finisce qui. Domani, alle 21.15, sarà l’ora di Utopia di Leo Bassi: clownerie, magia e provocazione in un mix che fanno dell’artista una sintesi di Fo, Grillo e Benigni. Il tutto per colpire il potere deviato, quello della finanza mondiale.

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