di Nicola Campostori
Un evento che supera i confini. Tra popolare e raffinato, tra classico e contemporaneo, tra circo e altre forme d’arte. Funambolika è un appuntamento imperdibile per chi ama lo spettacolo dal vivo ed è pronto a vedere le migliori compagnie internazionali e i più grandi performer in circolazione.
Giunta alla sua tredicesima edizione, la kermesse ideata da Raffaele De Ritis, storico e registra tra i più apprezzati della nostra nazione, si è affermata come un momento centrale nell’offerta estiva dell’Ente Manifestazioni Pescaresi, che si inserisce accanto a serate dedicate al jazz e ad altre proposte culturali. Il circo trova un posto d’onore: il monumentale Anfiteatro D’Annunzio, dove confluiscono talenti da tutto il mondo per il Gran Gala du Cirque, quest’anno programmato per il 5 luglio.
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Si tratta di un format dal successo incredibile e crescente, tanto da spingere i suoi creatori (lo stesso De Ritis e Alessandro Serena) a proporlo anche in versione invernale nei teatri di tutto lo Stivale. Questo spettacolo propone di volta in volta l’alternarsi sul palco degli acrobati e dei giocolieri più apprezzati, intervallati dalla comicità poetica dei più forti clown visuali del panorama mondiale. Tra le stelle che in passato hanno illuminato la notte pescarese, citiamo i Fratelli Pellegrini, Erik Niemen, i Curatola, David Larible, Andrea Togni, ma l’elenco completo sarebbe lunghissimo.
Non vengono presentati soltanto i numeri di acclamati veterani, ma anche le straordinarie performance di artisti emergenti che hanno già dimostrato il loro valore facendosi applaudire da numerose platee e conquistando diversi riconoscimenti. Non è ad esempio raro che i più promettenti allievi dell’Accademia del Circo di Verona si esibiscano durante il Gran Gala: se in passato è stata Sarah Togni a portare in alto il nome della scuola fondata da Egidio Palmiri, quest’anno sbarcheranno a Pescara coi loro salti in aria Michael e Dario Togni, i Togni Bros., trionfatori a Britain Got Talent.
Il cast completo è, come sempre, da brividi: il duo italo-ucraino di danza acrobatica Michael and Yulia; la giocoliera francese Francoise Rochais, ben quattro volte nel Guinness dei Primati; i White Gothic dall’Ucraina (mano a mano). Dalla Russia arrivano due numeri aerei mozzafiato, a sette metri d’altezza, eseguiti da Olga Golubeva e dal Duo The Same (Alexey Ishmaev e Pavel Mayer).
Non mancherà l’illusionismo, con il “mago-alchimista” Alberto Giorgi, vincitore del Mandrake d’Or di Parigi, del Magic Stars Award di Monte Carlo e del Magic Festival di Shanghai. Ad unire queste straordinarie performance con un unico, divertentissimo filo ci penserà il belga Elastic, star televisiva, special guest dello storico Crazy Horse di Parigi e selezionato per il Festival di Monte Carlo 2020.
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Una scaletta che alterna sapientemente artisti più classici e interpreti contemporanei, seguendo la tradizione di Funambolika, uno dei cui pregi è proprio quello di puntare alla fusione tra tradizione e innovazione, seguendo come unico criterio la qualità. Principio rispettato anche per la prima compagnia scelta per l’edizione di quest’anno, Circo Zoè, che ha presentato Born to be Circus. Una comunità di dodici artisti, a terra e sospesi in aria, accompagnata da musica dal vivo per quello che è stato definito “cabaret pop acrobatico dal fascino antico”, rappresentato sotto un tendone sul Lungomare Colombo che ha recuperato il gusto tradizionale dello chapiteau fondendolo con energie nuove provenienti dal Cirque du Soleil e dalle grandi scuole europee. In scena fino a ieri, Zoè ha conquistato il pubblico pescarese confermandosi una delle realtà più interessanti del circo contemporaneo del continente.
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Questa sera al D’Annunzio debutta My land, la rivelazione dell’Edinburgh Fringe Festival 2018. Un bellissimo spettacolo di danza e circo contemporaneo nel quale sette acrobati ucraini rievocano con le loro evoluzioni miti antichi e l’ancestrale rapporto dell’uomo con la terra, grazie anche a suggestive trovate scenografiche, illusioni visive ed una colonna sonora originale basata su musiche delle tribù nomadi Moldave, Ucraine e Tatare elaborate da Miklós Both, uno dei più celebri musicisti contemporanei ungheresi.
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Uno show fortemente evocativo realizzato dalla compagnia ungherese Recirquel, che da qualche anno si è affermata a livello internazionale per la ricercatezza delle sue produzioni, capaci però di colpire il pubblico in maniera immediata.
Il regista Bence Vàgi è l’enfant prodige del circo europeo, acclamato da New York a Monaco (dove ha curato l’allestimento per il centenario del prestigioso Circus Krone), anello di congiunzione tra genere classico (il produttore Krisztián Kristóf, recentemente impegnato a coordinare le scene circensi del Dumbo di Tim Burton, ha collaborato col Circo di Moira Orfei e proviene da una famiglia che ha gestito a lungo il Circo di Stato di Budapest) e forme contemporanee.
Un evento da non perdere, l’ennesima prova che Funambolika ha la forza attrattiva delle grandi manifestazioni internazionali e offre in Italia una programmazione invidiabile che ogni anno accende i riflettori su quest’arte millenaria e sempre nuova che è il circo.