E’ una lettera molto istruttiva quella che un papà ha inviato a Varese News, dopo uno dei frequenti episodi che si verificano soprattutto durante le festività di Natale e che vedono per protagonisti gli esagitati “difensori” degli animali. Nella foto, uno dei tanti “presidi” allestiti dagli animalisti davanti a un circo.
Eccone il testo della lettera:
“Egregio Direttore,
Le scrivo per condividere l’allucinante esperienza vissuta ieri domenica 2 gennaio.
Staziona da qualche giorno nel piazzale della Schiranna un circo e avendo una figlia di sette anni ho organizzato una spensierata domenica pomeriggio con degli amici (anche loro genitori di una bimba). Abbiamo parcheggiato con un certo anticipo nelle vicinanze del circo e ho subito notato la presenza di un gruppo di animalisti muniti di striscioni e cartelli riportanti frasi di contestazione al mondo circense reo di sfruttare gli animali. Liberi di esprimere il proprio parere ho pensato. Nella mia valutazione sono stato però troppo ottimista.
All’uscita dallo spettacolo (veramente di ottima qualità), mi sono recato al parcheggio tenendo per mano le due bambine. Ed è in quel momento che è scattato l’agguato: uno del gruppo degli animalisti ha iniziato a insultarmi al grido “vergogna” accusandomi di aver portato i miei figli a uno spettacolo vergognoso, traumatizzandoli in maniera irreparabile a causa dei maltrattamenti subiti dagli animali di cui i miei figli sarebbero stati testimoni durante lo spettacolo; insulti gratuiti, violenti, che sono purtoppo proseguiti anche dopo aver fatto notare a questo manifestante che stava insultando senza alcun ritegno una famiglia, incurante della presenza di bambini, Le assicuro poi molto scossi dall’accaduto. Dispiace che un pomeriggio di festa per i nostri figli sia finito in questo modo per colpa dell’imbecilità di qualcuno. Posso assicurarLe che ho visto uno spettacolo serio, professionale e di alta qualità, numeri con animali compresi (se un domatore si rotola per terra con un felino è improbabile che la leonessa stessa sia maltrattata); posso anche dirLe che l’unico trauma che i nostri figli si sono portati a casa è quello di essere stati insultati a gran voce nel buio di un piazzale quando ancora avevano negli occhi la magia che è il circo per ogni bambino.
Grazie dell’attenzione prestatami e buon lavoro”.
3/01/2011
Franco Ascari