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Expo e Circo Togni: il presidente Enc risponde all’assessore all’Urbanistica del Comune di Roma

berdini«Che le opere non siano il trionfo dell’incompiuto, com’è successo con Expo che è stata una devastazione. Perché, chiusi i sei mesi di circo Togni, non hanno saputo che fare dei 120 ettari urbanizzati a vuoto. Servono opere strutturali che parlino con la città». Così ha dichiarato ieri alla Stampa l’assessore all’Urbanistica del Comune di Roma, Paolo Berdini (nella foto). Questa la risposta del presidente dell’Ente Nazionale Circhi, Antonio Buccioni:

“Con riferimento a tali affermazioni, significo quanto segue:
1. Anche da cittadino romano, l’ipotesi dei giochi olimpici a Roma va accolta e mio modesto avviso come una opportunità pressoché irripetibile. Basta riferirsi come modello, e da molti punti di vista, alla precedente esperienza del 1960, di cui svariati effetti positivi la Capitale beneficia e si avvale tuttora.
2. Quanto al riferimento al circo Togni, le assicuro che esso costituisce nelle sue diverse e articolate produzioni un modello italiano di vocazione artistica e culturale invidiatoci in ogni dove, che quasi certamente avrebbe regalato all’Expo, come del resto molte altre produzioni nazionali, uno spettacolo degno della migliore tradizione italiana se solo non fosse stato unilateralmente sacrificato sull’altare di una scelta in favore di una produzione del Cirque du Soleil, appunto in spregio del circo e più in generale dello spettacolo dal vivo italiani, con risultati molto al di sotto delle più prudenti aspettative”.

Cordialmente

Antonio Buccioni