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Da sinistra nella foto, Elio Casartelli, Lino Orfei, Pino Piu, Antonio Buccioni, il Viceministro Bubbico, il prefetto Romano, mentre il primo da destra è il prefetto Priolo
Da sinistra nella foto, Elio Casartelli, Lino Orfei, Pino Piu, Antonio Buccioni, il Viceministro Bubbico, il prefetto Romano, mentre il primo da destra è il prefetto Priolo
Ieri mattina il presidente dell’Ente Nazionale Circhi, Antonio Buccioni, accompagnato da una delegazione di rappresentanti dei complessi italiani, e insieme al segretario generale Anesv, ha incontrato al Viminale il Viceministro Filippo Bubbico. A tema la problematica delle aree pubbliche per l’attività dei circhi e dello spettacolo viaggiante, previste dalla 337 del 1968 ma che molti Comuni non hanno provveduto ad individuare e a mettere a disposizione. Si è parlato però anche d’altro, ma andiamo con ordine.
La delegazione Enc, guidata da Antonio Buccioni, era composta anche da Elio Casartelli e Alberto Vassallo del consiglio direttivo, oltre a Lino Orfei, Pino Piu in rappresentanza del Moira Orfei, l’ingegner Carlo Barillari e Maurizio Crisanti, segretario generale Anesv.
Se ne diamo notizia solo oggi è perché da ieri il nostro sito, organo ufficiale dell’Ente Nazionale Circhi, è sotto “attacco” ed è stato necessario bloccare ogni tipo di attività.
Un'altra foto di gruppo delle delegazioni Enc e Anesv riunite ieri al ministero dell'interno: il primo da sinistra è il segretario generale Anesv, Maurizio Crisanti
Un’altra foto di gruppo delle delegazioni Enc e Anesv riunite ieri al ministero dell’interno: il primo da sinistra è il segretario generale Anesv, Maurizio Crisanti
Torniamo al vertice che si è svolto ieri. A fianco del Viceministro dell’Interno, senatore Filippo Bubbico, c’erano il prefetto Romano, dirigente dell’ufficio per gli affari della Polizia amministrativa e sociale del Dipartimento della Pubblica sicurezza e il prefetto Giuseppe Priolo del Dipartimento dei Vigili del Fuoco, Soccorso Pubblico e della Difesa Civile, oltre ad altri funzionari del ministero.
L’Ente Nazionale Circhi ha consegnato al Viceministro un documento che riassume le informazioni essenziali che descrivono il settore del circo e dello spettacolo viaggiante, e che – partendo dall’articolo 9 della legge 337 – spiega come l’attività svolta in forma itinerante dai circhi equestri e dai luna park, si confronta quotidianamente con problematiche che, se non affrontate rapidamente, rischiano di condizionare pesantemente l’esistenza di questa antica e popolare forma di spettacolo. Nel faccia a faccia al ministero dell’Interno il documento è stato analizzato punto per punto.
A 45 anni dalla emanazione della legge, numerose Amministrazioni comunali (compresi i principali capoluoghi) non hanno ancora provveduto ad individuare le aree. E nei Comuni che rispettano il dettato normativo, accade che ogni anno lo spettacolo viaggiante e circense è costretto a rinunciare ad aree tradizionalmente occupate – a volte da un cinquantennio – perché adibite ad altri usi, e si trova costretto ad installare in spazi periferici, inadeguati sotto il profilo strutturale, dei collegamenti e della reddittualità. E.N.C. e A.N.E.S.V. pongono quindi con forza la richiesta che il circo e lo spettacolo viaggiante possano ritrovare una loro centralità nei contesti urbani, sia all’interno delle feste patronali e sia attraverso l’inserimento in luoghi centrali delle città. La maggior parte dei Paesi europei – Germania e Francia in primo luogo – attribuiscono a queste espressioni dello spettacolo dal vivo una valenza culturale e identitaria che invece in Italia stenta ad attecchire nelle pubbliche amministrazioni, ed anzi non di rado viene vissuta con fastidio dagli amministratori pubblici, anche se riscontra il forte gradimento dei cittadini. In passato il ministero dell’Interno ha richiamato, attraverso le prefetture, le amministrazioni comunali a dare esecuzione all’articolo 9 della legge 337, e nelle forme e nelle modalità più consone al ministero dell’Interno, tale sollecitazione deve tornare ad essere posta per far si che un’arte antica e popolare come quella del circo e dello spettacolo viaggiante, possa continuare a vivere, ad animare le città e a consentire ad imprese (circa 5100 quelle che fanno capo ai due settori) che danno lavoro a migliaia di addetti, di svolgere con profitto la propria attività.
Fra le questioni poste dal documento consegnato al Viceministro e illustrato dalla delegazione Enc – Anesv, anche quella del rilascio della agibilità da parte delle commissioni di vigilanza sui luoghi di spettacolo, la professionalizzazione dei gestori delle attrazioni e dei circhi equestri e i corsi per l’abilitazione finalizzati ad attestare il corretto montaggio delle attrazioni.
anesv-enc-ministero-interno copiaAnche il tema dei circhi con animali è confluito nella esposizione fatta al Viceministro. E’ stato infatti presentato a grandi linee il Regolamento per l’educazione e l’esibizione di animali nei circhi, e in particolare il presidente Buccioni ha denunciato il clima di intimidazione al quale viene sottoposto sempre più spesso il pubblico che si reca agli spettacoli di circo (oltre che i circhi stessi) attraverso i “presidi” di organizzazioni animaliste. L’Ente Nazionale Circhi chiede che il diritto alla libera manifestazione del pensiero si concrettizzi senza danneggiare l’attività delle imprese circensi e senza sfociare in comportamenti violenti, intimidatori, in provocazioni e ingiurie.
“Siamo molto soddisfatti dell’esito di questo incontro”, commenta il presidente Buccioni, “che ci ha permesso di spiegare compiutamente le nostre esigenze e problematiche, trovando nel Viceministro e nei suoi collaboratori un atteggiamento di attenzione, ascolto e disponibilità che da anni non incontravamo nei rappresentanti del governo”.

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