
Gilda apparteneva ad una delle dinastie circensi italiane più antiche ed importanti.
Fondatore della dinastia fu Emidio Bellucci, farmacista romano che nella seconda metà dell’800 sposa Maria Lelli, una cavallerizza di un piccolo complesso circense operante nella zona. Il primo complesso diretto dai due prende il nome di Circo Arbell, inaugurando la curiosa tradizione di utilizzare anagrammi dei nomi dei famigliari. Dei numerosi figli solo due continuano la professione circense, Anita che sposa un Canestrelli, ed Emidio jr che sposa Italia Riva. Da questa unione nascono sei figli: Armando, Gemma, Roberto, Gilda, Renato, Loredana e Mario.
Il nuovo complesso famigliare viene chiamato Embell Riva. In seguito Roberto si distingue come addestratore di tigri e Mario di elefanti ed animali esotici, mentre Armando si occupa principalmente dell’organizzazione. Gli anni ’80 sono di grande successo e il circo realizza tour in tutta Italia e all’estero, con visite di alto significato simbolico, come quelle in nazioni da poco uscite dall’incubo della guerra civile, come la Jugoslavia.
Gilda incarna la parte femminile dei Bellucci, il prototipo delle vere donne del circo italiano. Grandi lavoratrici, artiste, organizzatrici, ma ancora prima figlie, sorelle, e poi mogli e mamme amatissime, capaci di tenere a bada nidiate di figli e nipoti e allo stesso tempo non mollare mai, neppure per un attimo, le fila del circo. Dalla realizzazione di costumi, alla presenza in pista, dalla realizzazione di coreografie alla guida dei lunghi autoarticolati in viaggio per scomode strade del sud Italia e delle isole.

Pur non avendo più un complesso di proprietà, Gilda è stata donna del circo sino all’ultimo, sia dando man forte al circo della sorella Loredana e del marito Mario Medini, sia essendo sempre presente nella cura del marito e nel sostenere l’attività prima formativa e poi professionale dei figli. Il tutto con una energia allegra e dinamica che la contraddistingueva anche nei momenti più difficili.

Il funerale si tiene domani alle ore 17 nella chiesa parrocchiale Immacolata Concezione di San Vito Chietino (Chieti).
Alessandro Serena
