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E’ made in Italy la regia del Circo Dannebrog

Elena Grossule e Jimmy Enoch sotto il tendone in allestimento del circo Dannebrog
Elena Grossule firma anche per quest’anno la regia dello spettacolo del circo Dannebrog. Le abbiamo chiesto com’è nata questa occasione in terra straniera, cosa che non capita tutti i giorni. Tutto comincia nel 2009, quando Elena lavora con Antonio Giarola alla preparazione dello spettacolo per il parco divertimenti danese “Bonbonland”, curandone le coreografie. “Isabella Enoch, direttrice del Circo Dannebrog, vide lo spettacolo e le piacque molto. Poi in occasione del saggio di fine anno dell’Accademia d’Arte Circense di Verona (dove Elena era insegnante, ndr), frequentata da suo figlio David, Isabella mi chiese di curare la regia del loro spettacolo per la stagione 2010. Purtroppo la cosa non andò a buon fine in quanto il rapporto di lavoro con l’Accademia non mi permetteva di assentarmi per un periodo troppo lungo. Tutto è così slittato alla stagione 2011”. Quando invece il progetto andò in porto.
Isabella Enoch (foto cirkus-dk.dk)
“E’ stato il mio debutto all’estero, in quanto la mia primissima esperienza di regia per uno spettacolo circense risale a diversi anni prima ed è avvenuta col circo Errani. Visto il successo riscosso dallo spettacolo dell’anno scorso, sono stata richiamata dal Circus Dannebrog anche quest’anno e quindi, eccomi di nuovo in partenza per questa nuova produzione che ho voluto chiamare Amazing Afrika”.
Cosa cambia rispetto alla stagione 2011?
L’anno scorso la sceneggiatura prevedeva un fil rouge, una storia che accompagnava il pubblico dall’inizio alla fine dello spettacolo, di cui furono molto graditi, anche dalla critica, gli interventi teatrali. Quest’anno ho cambiato registro…
Niente fil rouge?
Esatto. Ho voluto inserire all’inizio della seconda parte dello spettacolo una proiezione in bianco e nero che riprende attimi della vita di Martin Luther King, con la recita di un breve estratto del suo famoso discorso “I have a dream”.
Che infatti è riportato sulla facciata del programma…
Sì, ed è forse il discorso più noto:
“…Io ho un sogno,
che un giorno questa nazione si leverà in piedi e vivrà fino in fondo il senso delle sue convinzioni;
noi riteniamo ovvia questa verità, che tutti gli uomini sono creati uguali…….
Io ho un sogno,
che un giorno i ragazzi negri potranno unire le loro mani con i ragazzi bianchi come fossero fratelli e sorelle……
E’ questa la nostra speranza…..
Terra, orgoglio del pellegrino
è con questa speranza che saremo in grado di lavorare, pregare, lottare e difendere insieme la libertà…….
Risuoni quindi la libertà….
da ogni monte ed ogni pianura
risuoni la libertà……..”
E’ sempre emozionante rileggerla. Proseguiamo col programma.
Mentre la prima parte è una immersione nei colori e nelle ritmiche percussioni, all’insegna di leggende e tradizioni africane, coi tamburi dell’Africa che trasmettono gioia, forza e magia e parlano al sangue, al cuore e all’anima del pubblico, nella seconda parte il tema è “l’Africa nel mondo”.
Elena insieme al clown Totti e al giocoliere Eddy Carello
Cioè?
E’ lo sviluppo di come la diaspora africana abbia portato in America e in Europa il calore e il coinvolgente ritmo di questa terra.
Lo spettacolo avrà anche una valenza sociale?
Sì, quest’anno il circo Dannebrog collabora con la Croce Rossa per aiutare l’Africa: 5 corone danesi per ogni biglietto venduto saranno devolute alla Croce Rossa Internazionale. Personalmente la considero una bellissima iniziativa.
Chi sono gli artisti impegnati col circo Dannebrog in questa stagione?
Il clown Cesar Dias, i The Liazeed col mano a mano e il palo cinese, la troupe acrobatica Hakuna Matata con piramidi e palo cinese di gruppo. Per quanto riguarda i numeri aerei, il Duo Maybe alle cinghie e l’uomo che cammina a testa in giù, Super Silva. Poi le bellissime contorsioniste African Queens e tre numeri della famiglia Enoch: la giocoleria di David Sosman Enoch, il passo a due sull’elefante di Katja Enoch con il marito Abdel Azziz ed un bellissimo esotico mandato da Bernhard Kaselowsky. Mentre Agnette Enoch leggerà alcuni testi accompagnando il pubblico attraverso le varie attrazioni.
L’orchestra?
E’ diretta da Tino Aeby con la cantante sudafricana Nonhlanhla Shangase.
Non resta che conoscere la data del debutto…
Amazing Afrika debutta il 29 marzo a Vojens (Lukket).
Quali altri impegni all’estero sul versante della regia?
Sono da poco tornata da Parigi dove ho curato la coreografia di una giovane artista, Eonis Gonzalves. Alterno questi “extra”, per quanto mi è possibile, con il mio principale lavoro e cioè l’insegnamento della danza.