di Alessandro Serena
La madre trapezista e il padre clown, ma lui decide per una delle discipline che richiedono maggiore costanza e impegno: la giocoleria. Il giovane David Junior si sta affermando come uno fra gli artisti più brillanti della sua generazione. Inanellando contratti prestigiosi uno dietro l’altro. Ma come sempre il successo è frutto di tanto lavoro e sacrificio. Un cammino che inizia da lontano.
Scegliere il proprio cammino
È affascinante analizzare le modalità di trasmissione delle tecniche circensi nel corso degli anni, dei decenni, dei periodi storici. Ancora di più nel caso di David Larible Junior, i cui genitori sono stati e sono fra gli astri più fulgidi nei loro campi. La mamma, la messicana America “Mery” Jimenez, è stata fra le più talentuose trapeziste della storia, una fra le prime ad eseguire in maniera costante il triplo salto mortale. Il padre è David Larible, il Clown dei Clown, l’artista comico che ha ridefinito gli standard della clownerie imponendosi in piste e palcoscenici di tutto il globo. Eppure, con tutto questo ben di Dio in casa, il giovane David Junior ha scelto la giocoleria, nella quale si sta affermando come fra i più brillanti interpreti della sua generazione. Un bel segnale di come nel circo comandi sempre e comunque la passione per il proprio lavoro e non sia sempre indispensabile per emergere seguire le orme dei genitori, per quanto profonde. Del resto ci sono fra i giocolieri altri esempi importanti. Il padre di Anthony Gatto, Nick, era un acrobata eccentrico. Ed altre stelle luminose non hanno neppure avuto origini circensi. Francis Brunn era un “fermo” esperto in tuffi. Viktor Kee un giovane con la passione per l’hip hop e la break dance. Entrambi con uno spiccato senso estetico e curiosità per la sperimentazione.
Crescere dentro la storia
Dede, come viene chiamato, è nato il 13 dicembre 1997 a Saint Petersburg, Florida, negli Stati Uniti d’America, nel periodo in cui suo padre era headliner del mitico Ringling Bros. And Barnum & Bailey. Crescere nel backstage del The Greatest Show on Earth è un grande stimolo, sempre in mezzo ad artisti di alto livello in una vera e propria macchina dello spettacolo. Il piccolo inizia a soli sei anni a lanciare oggetti in aria. Quindi ad oggi sono vent’anni di pratica e di continuo studio. Nella Blue Unit a dargli le prime dritte c’è Fudi (Zsilak Gyorgy), famoso giocoliere ungherese che si porta dietro in qualche modo le tecniche sovietiche (e di conseguenza di Rastelli, seguendo la linea dei Kiss). E se David padre in quegli anni è la stella del colosso americano, Mery è più libera. Sarà quindi lei, sino ai nostri giorni, la sua infaticabile coach, con costanza e presenza impagabili. Anche se il nonno Eugenio (uno dei più efficaci istruttori di circo a cavallo fra i due secoli) non fa certo mancare i propri preziosi consigli. In ogni caso sono la vitalità e l’entusiasmo del bambino a colpire sin da subito i vari organizzatori, tanto che ben presto è coinvolto nell’Adventure, una sorta di pre-show interattivo presentato nei grandi palazzi dello sport nordamericani.
A scuola di classico
Da lì a poco il padre David torna in Europa e approda nel più classico dei circhi: Roncalli, dove sarà la figura principale per lungo tempo. È l’occasione buona per Dede per affinare la tecnica e abituarsi sempre di più alla presenza degli spettatori. Anche nel complesso tedesco, infatti, ci sono momenti particolari di incontro col pubblico nel quale il giovanissimo viene sempre incluso. Cresce la passione per la giocoleria. Durante la tournée in Germania si reca al Tigerpalast di Francoforte per ammirare di persona uno dei più grandi, Anthony Gatto. Lo stesso giorno è in visita Kris Kremo. Il giovane Dede ha gli occhi sgranati di fronte a due stelle di prima grandezza. Ma segue con interesse anche il velocissimo Mario Berousek. E da Claudius Specht prende la misura allungata delle clave, che, anche se più difficile da maneggiare, ritiene più spettacolare a vedersi. E cresce in pratica accanto all’esperto di palline di ping pong Picasso Junior (poi precocemente scomparso) che in quegli anni da Roncalli lo aiuta persino con i compiti di scuola.
Prende lezioni di ballo, flamenco, tip tap. Non sempre inserisce nei suoi esercizi tali tecniche ma di certo ciò lo aiuta ad assumere sicurezza nei propri mezzi e a perfezionare il proprio stile. Nel 2009 partecipa a Circo Massimo Show: l’edizione con Fabrizio Frizzi e Belén Rodriguez dello storico programma sul circo prevedeva quell’anno la presenza di un giovanissimo ad ogni puntata. Dede è già in grado di presentare in maniera disinvolta un numero ben strutturato. Partecipa allora in maniera sempre più frequente a gala ed eventi speciali un po’ in tutta Europa. Fino ad approdare ai primi festival. Wiesbaden, Budapest, Sochi, Grenoble. Nel 2013 grazie a Carmen Lupescu fa una bella stagione in Svezia da Brazil Jack. Poi in coppia con la sorella Shirley, splendida arealista, fa il tour completo dei GOP in Germania. Vola oltre oceano da Tihany, dove presenta per la prima volta le cinque clave e quasi fa perdere il posto di lavoro al giocoliere residente.
Ma continua a seguire il padre nei vari ingaggi e questo gli dà modo di frequentare il backstage dei più importanti complessi del mondo, respirare l’aria dell’Arte e conoscere i suoi divi. Nel 2014 sono da Knie e quando ci tornano due anni più tardi è in pista col proprio numero ed è qui che presenta per la prima volta le sette clave, che finirà per padroneggiare. È interessante notare come in questi anni Junior continui gli studi scolastici, seppure per lo più in streaming fino al completamento dell’equivalente delle nostre scuole superiori. Nel 2017 viene invitato al Festival New Generation di Monte Carlo, dove si aggiudica il Junior di Bronzo.
Da bambino prodigio a globetrotter
Cominciano ad incastrarsi scritture importanti, una dopo l’altra. Sia come prestigio che come continua formazione, con frequenti voli transcontinentali. È a V, un varietà al Planet Hollywood di Las Vegas. All’Apollo Varieté di Roncalli a Dusseldorf. In importanti “circhi di natale” come il Groot Kerstcircus a Den Haag in Olanda. Allo Zippo Circus all’Hyde Park di Londra. Da Hermanos Caballero in California e di nuovo in Germania con Thomas Schutte in uno dei suoi Weihnachts-Circus. È in questi anni che avviene il passaggio fra la figura del giocoliere-bambino e l’artista maturo, tutto ritmo, tecnica ed empatia con gli spettatori. Del resto, David via via si è dotato di una tecnica sopraffina. Presenta con sicurezza ed eleganza in pista o palcoscenico i dieci cerchi e le sette clave. E con le cinque ha una routine notevole eseguita in maniera egregia. Durante il periodo del Covid non gli va neanche troppo male. È infatti all’Hermanos Vasquez in USA, dove in alcuni degli Stati nonostante la pandemia si riesce a lavorare, pur se con particolari restrizioni.
Resta poi un altro anno da Vasquez e un’altra stagione ancora negli States con il nuovo concept del Flip Circus. In questo turbinio di contratti arriva a coronare un sogno. Esibirsi nei primi mesi di quest’anno allo stabile di Krone a Monaco di Baviera. Oltre ad essere un circo che ha avuto tutti i più forti artisti degli ultimi decenni, è proprio qui che si sono conosciuti, ormai qualche tempo fa, i suoi genitori. Si tratta inoltre della casa di uno dei suoi più grandi idoli, il leggendario ammaestratore Martin Lacey Jr.
Per il futuro si profilano altri contratti internazionali ed emerge una certezza: David Junior è un italiano cosmopolita che, insieme a cerchi e clave, ha preso fra le mani il proprio destino e farà parlare di sé ancora a lungo.