Dani Lary è il fenomeno magico del momento. Il suo nuovo spettacolo, La chiave dei misteri, sta spopolando soprattutto in Francia (dove Lary, nato in Algeria nel 1958, vive sin da piccolo). Il suo vero nome è Hervé Bitoun e su di lui sono già usciti due libri (come La magia in 5 minuti, per ora solo in lingua francese), mentre i servizi televisivi e sulla carta stampata non si contano più.
I giornali d’Oltralpe parlano da mesi di “tournée trionfale” a proposito del nuovo show di Dani Lary, descritto come “il più grande illusionista moderno”.
Esagerazione o realtà? A vedere il suo ultimo spettacolo lo stupore non manca e di certo ci si trova davanti ad un personaggio di talento che ha innovato il genere “magico”. Anzitutto per le splendide scenografie, suggestive decorazioni e bellissime e originali musiche, ballerini e attori di gran classe, elementi che da soli sono in grado di lasciare il segno. Prima dei numeri, sono le atmosfere a creare la particolarissima magia che caratterizza gli spettacoli di Lary. Donne infilzate, corpi che svaniscono nel nulla lasciando a terra solo gli abiti che indossavano prima di sparire, scheletri danzanti, bare, pianoforti che si capovolgono, sinistri scricchiolii di porte e lucchetti, oltre a tanto altro. Non a caso è stata definita “la prima commedia sulla magia”.
Dani Lary sa bene di essere già una star e nelle sue interviste ostenta ciò che ha saputo creare: preferisce essere definito mago piuttosto che illusionista. Si ritiene l’evoluzione spettacolare dei numeri di magia ormai polverosi e superati. “Io costruisco i miei spettacoli come Madonna o Lady Gaga”, ha dichiarato qualche giorno fa. E in effetti Lary tiene la scena per circa due ore con effetti speciali continui e strabilianti. Non a caso si richiama anche a Steven Spielberg. Il ragazzo, si fa per dire, è da tenere d’occhio. Eccone un assaggio.