Il 14 aprile si è svolta nella Commissione Cultura l’audizione, in videoconferenza, del ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Dario Franceschini, sulle iniziative di competenza del dicastero per fronteggiare l’emergenza epidemiologica in corso nel settore dei beni e delle attività culturali. Poche certezze sul futuro, decisioni rimandate sulla riapertura delle attività dello spettacolo dal vivo (“dovremo capire tempistiche e modalità per la riapertura”, ha detto Franceschini, “per alcuni settori il ritorno alla normalità sarà più lungo e più lungo dovrà essere anche il periodo di sostegno da parte dello stato”) e per il momento il ministro si è limitato ad ascoltare le “proposte” dei componenti la Commissione, rinviando alla settimana prossima un intervento più specifico e nel merito dei tantissimi problemi aperti. Sul Fus ha chiarito che l’orientamento è quello di utilizzare lo stanziamento del Fus sospendendo per il 2020 i criteri di accesso che sovrintendono alla distribuzione dei contributi, procedendo ad un primo stanziamento del 70% sulla base della assegnazione dello scorso anno, e ad un secondo stanziamento sulla base invece della applicazione di alcuni parametri.
L’unico parlamentare che in Commissione ha fatto riferimento al mondo del circo e dello spettacolo viaggiante è stato ancora una volta l’onorevole Federico Mollicone di Fratelli d’Italia: fra i “grandi assenti” del Decreto Cura Italia, ha affermato fra l’altro, ci sono “le attività circensi e gli spettacoli viaggianti”. Si è poi domandato, rivolto al ministro, “come intendete coinvolgere le categorie nella scrittura dei fondi per l’emergenza”, ha detto che i “130 milioni di euro stanziati non sono niente, siamo all’anno zero, perché ci sarà da far ripartire la patria delle arti, mentre noi chiediamo che il ministero si mobiliti per la cultura, perché senza cultura l’Italia è finita”.
Nel video (al link qui sotto) si possono ascoltare tutti gli interventi, da quello del ministro passando per gli altri componenti della Commissione. Quello dell’onorevole Mollicone è il quarto, dopo Franceschini, Fratoianni e Toccafondi. Fra coloro che hanno preso la parola in modo “energico”, anche Vittorio Sgarbi.
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