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Circo Martin: ora la mobilitazione generale

La puntata è conclusa. Parlo di puntata perché il miserabile sceneggiato potrebbe pervenire alla sua effettiva conclusione persino, e con tanto di estremamente adeguata richiesta di risarcimento danni, in sede di Corte internazionale di giustizia.
Respingiamo al mittente la “giustizia” animalista, che ha anche una propaggine imbarazzante: gli animali del circo Martin e della famiglia Caroli sono stati sottratti al possesso dei legittimi proprietari e “messi in salvo” presso il Centro di recupero di Semproniano. Nel marzo del 2013 era finito alla ribalta delle cronache (ma non con la visibilità data oggi al Circo Martin, però, perché gli animalisti godono di coperture mediatiche eccelse, a differenza dei circhi) per i reati ipotizzati di peculato e truffa in quanto secondo la procura di Grosseto gli animali sotto tutela giudiziaria presso il Centro Semproniano sarebbero stati venduti a zoo privati, mentre specie rare o esotiche sarebbero state fatte accoppiare per poi vendere i piccoli. Ma su tutto è calato il silenzio.

Esulta questa sera un singolare spaccato della nostra “magnifica società”, nell’ambito del quale spiccano in prima fila le presenze dei poteri forti, degli illuminati tra le tenebre, dei mirabili pedagoghi di auto nomina, degli arbitri in terra del bene e del male: in una parola, di molti tra coloro che sono riusciti nella mirabile opera di distruggere il paese. Il popolo, quello che lotta quotidianamente per la propria sopravvivenza, tace e soffre.

Il mondo del circo, ed in particolare i propri valorosi giovani, non rimarranno passivi rispetto a questo scempio enfatizzato in nome della civiltà. Ma quale civiltà? Le associazioni animaliste sono diventate realtà dotate di poteri spropositati, le maggiori di loro dispongono di bilanci da “spa” e rivestono ruoli fra loro incompatibili: sono soggetti denuncianti e gestori dei centri che ricevono gli animali sequestrati o confiscati, in quest’ultimo caso percependo anche finanziamenti pubblici. Semplicemente vergognoso.

Da lunedì, attingendo alle peraltro esigue risorse a nostra disposizione, a fronte delle inaudite risorse economiche di cui dispone invece a vario titolo l’animalismo di casa nostra, la gente del circo, con il nostro coordinamento, organizzerà nuclei di meticolosa vigilanza in ordine alle condizioni generali ed in particolare di stabulazione, alimentazione e benessere, di ogni animale sequestrato e sottratto al legittimo proprietario. Ora la misura è colma.

Antonio Buccioni, presidente Ente Nazionale Circhi