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Robert Altman
La mostra parte sulle cancellate della Mole con i volti degli attori icone del cinema di Altman, Elliott Gould, Shelley Duvall, Keith Carradine, ma anche Tim Robbins, Kim Basinger, Warren Beatty e Julie Christie, Donald Sutherland, John C. Reilly. Le fotografie e i poster proseguono lungo la scala dell’Aula del Tempio, divisi in tre percorsi. “Il primo è Circo America – racconta Emanuela Martini – è ripercorre non solo i grandi momenti di “Mash” e “Nashville” ma anche quelli minori di “California Poker” e “Buffalo Bill e gli indiani”, dove tra l’altro il circo c’è davvero.
è una delle oltre cento scelte da Emanuela Martini, numero due del Torino Film Festival ed esperta di cinema anglosassone, per raccontare in una mostra, attraverso scatti di set e di backstage ma anche manifesti e locandine, il grande Robert Altman.
“America America” è il titolo dell’esposizione, organizzata dal Museo del Cinema con il British Film Institute, la Cinemateque Française, la Fototeca dell’Ontario e la Fondazione Alasca di Bergamo, che si inaugura oggi alle 19 alla Mole alla presenza, tra gli altri, del direttore del Tff Gianni Amelio.
Dal 25 novembre al 3 dicembre il festival proporrà infatti un omaggio al regista di Kansas City, scomparso nel 2006, sempre a cura di Emanuela Martini, con tutti i lungometraggi per il cinema – quaranta titoli, dal country musical “Nashville” alla satira su Hollywood “I protagonisti”, dal carveriano “America oggi” al giallo british “Gosford Park”, dal tragicomico “Mash” al testamento “Radio America” – più una selezione di regie in celebri serie televisive come “Alfred Hitchcock presenta” e “Bonanza” più alcuni inediti documentari industriali girati in gioventù, nella sua città d’origine, Kansas City, negli anni ’50.
La Repubblica