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Circlassica: la celebrazione spagnola del circo parla anche italiano


La produzione dei fratelli González festeggia i 250 anni del Circo con un pizzico di italianità e puntando a numeri da record.

di Nicola Campostori

C’è grande fermento a Madrid attorno al circo classico. In occasione dei 250 anni dalla nascita di questo genere di spettacolo popolare, i fratelli Manuel e Rafael González, titolari di Productores de Sonrisas, stanno allestendo una grande festa, uno show che prima ancora del debutto previsto per questa sera sta registrando il forte interesse del pubblico che corre a prenotare i biglietti. Si tratta di Circlassica, l’ennesimo successo annunciato di una delle imprese più dinamiche nel panorama iberico e europeo, che oltre ad aver reinventato il format del Circo de los Horrores (arrivando nel 2018 alla quarta produzione, Apocalipsis) presenta da diversi anni spettacoli natalizi che ottengono il consenso di spettatori e critici grazie alla capacità di innovare la tradizione conservandone l’altissima qualità.
Dopo aver rilanciato il Circo Teatro Price, l’elegante stabile madrileno, i González si sono trasferiti sotto un grande chapiteau da 1600 posti, realizzato dalla ditta Anceschi, eccellenza italiana nel settore. Nella suggestiva cornice di questo tendone (montato negli spazi della Fiera di Madrid sino al 6 gennaio, ma visto il richiamo del pubblico sembra già scontato un prolungamento delle repliche), andrà in scena ogni sera uno show eccezionale, frutto di uno staff creativo composto da professionisti che da anni realizzano alcune delle migliori produzioni circensi.

La storia è stata scritta da Emilio Aragón, discendente da un’antica famiglia di noti clown, da decenni idolo cinematografico e televisivo in Spagna (sua è l’ideazione della fiction, esportata poi in tutto il mondo, conosciuta in Italia come Un medico in famiglia) oltre che personaggio pubblico impegnato in diversi progetti di solidarietà. Circlassica racconta le vicende del clown Nim che si innamora della ballerina Margot; il corteggiamento prosegue per tutta la durata dello spettacolo sino al lieto fine. Un tema classico, quello della storia d’amore tra pagliaccio e danzatrice, sviluppato però in maniera originale, sfruttando anche proiezioni su schermi giganti di video che ripercorrono la storia del circo e straordinari effetti di mapping.

L’altissimo livello tecnologico nulla toglie all’essenza circense della produzione, valorizzata da una serie di artisti talentuosi: il duo Ebecener (il cui passo a due ha vinto l’Argento a Latina), i trapezisti brasiliani Flying Zuniga, già star del Krone, il giocoliere bielorusso Pavel Evsukevich, i fratelli Dias (icariani), il trio di mano a mano Rialcris, la troupe Skokov (doppia altalena russa premiata a Monte Carlo) e i clown Ale Hop, che tra le altre cose proporranno una spettacolare figurazione sui trampoli. Il tutto accompagnato dalla musica dal vivo di una band di 9 elementi. Ad arricchire il cast, il funambolo italiano Erik Niemen, che nonostante la giovane età ha già dato prova della sua bravura in numerosi contesti, tra i quali il programma tv Tú Sí Que Vales. Non si tratta dell’unica presenza tricolore: la consulenza artistica e la “messa in pista” sono state infatti curate da Alessandro Serena, non nuovo a queste esperienze coi González.
Basandosi sulle statistiche degli anni passati, si stima che Circlassica raggiungerà i 200.000 spettatori. Un bel modo di festeggiare i 250 anni del circo e la dimostrazione che il circo classico non solo regala ancora grandissime emozioni ma, quando si affida a mani esperte che lavorano con attenzione dal punto di vista artistico e organizzativo, può anche essere un ottimo affare.

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