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Che circo che fa. Le novità circensi dal Fringe di Edimburgo

di Nicola Campostori

All’Edinburgh Festival Fringe il circo è uno dei generi più apprezzati dal pubblico. Quali sono le novità di quest’anno? In questo articolo presentiamo una carrellata di titoli presenti nell’immenso programma 2023 che dimostra ancora una volta la vivacità del circo e la sua potenza che lo pone al centro della più importante rassegna mondiale di spettacoli dal vivo.

7 Fingers – Duel Reality

Fervono i preparativi. Già da qualche mese, l’immensa macchina dell’Edinburgh Festival Fringe si è messa in moto per realizzare quella che è la più grande rassegna planetaria di spettacoli dal vivo. Dopo la pausa del 2020 dovuta al coronavirus, la manifestazione si è ripresa e di anno in anno sta tornando ai giganteschi numeri cui ci aveva abituato. Anche nel 2023 si supereranno i 3.300 spettacoli al giorno. Di questi, una buona parte sono quelli di circo, che nella programmazione del festival sono inseriti nella stessa categoria di Dance e Physical Theatre.

Come sempre, c’è grande attesa attorno ai nomi che andranno in scena ad agosto nella capitale scozzese, perché il Fringe è l’evento che racconta meglio la situazione del panorama internazionale e per questo è meta, oltre che di spettatori e amanti del live entertainment, di direttori di festival e produttori pronti a carpire le novità che faranno tendenza nel prossimo futuro.

Ecco, dunque, una breve carrellata di alcuni degli show presenti nell’immenso cartellone.

Acro Physical Theatre – Duo 0471

Il Canada non è solo la patria del Cirque du Soleil. Da tempo, infatti, sforna compagnie di circo contemporaneo che girano il mondo con spettacoli a volte raffinati, a volte più pop, ma sempre frutto di ricerche approfondite sul linguaggio scenico. Tra le troupe più interessanti c’è The 7 Fingers, che al Fringe porterà Duel Reality, descritto come “circo ad un nuovo livello teatrale”: il duello del titolo ha echi shakespeariani, perché rimanda a due amanti nati sotto cattive stelle e a due gruppi rivali, che si sfideranno in una competizione a metà tra il gioco e il pericolo.

Un’altra produzione canadese, che però porterà lo spettatore in un paese diverso, è Afrique en Cirque di Cirque Kalabanté. Ispirato a una giornata in Guinea, lo spettacolo si compone di numeri acrobatici, contorsionismi e piramidi umane affiancate da una band dal vivo che propone un repertorio afro-jazz con tanto di percussioni e kora, strumento a corda tipico dell’Africa.

Rimanendo nello stesso continente, ritorna al Fringe The Black Blues Brothers, della compagnia italiana Mosaico Errante, che vede in scena cinque scatenati acrobati kenioti in un tributo acrobatico al celebre film di John Landis. È il terzo anno che questo spettacolo viene ospitato nella Music Hall all’interno delle Assembly Rooms, una delle grandi multivenue che dominano il festival. Dopo il successo del 2019 e del 2022, il gruppo riproporrà il suo adrenalinico repertorio di salti con la corda e nei cerchi, limbo col fuoco, act con le sedie e acrobazie mozzafiato, molto apprezzato dal pubblico anglofono, che ha potuto applaudirlo anche durante un tour in Inghilterra e alla Royal Variety Performance del 2020, storica trasmissione TV britannica nella quale i Black Blues Brothers si sono esibiti ai più grandi nomi della musica e del teatro in una serata introdotta Re Carlo III (allora Principe) che ha lodato il grande talento dei performer coinvolti.

The Black Blues Brothers (Credits – Roberto Ricciuti)

Se Canada e Africa offrono diversi show circensi che potrebbero risultare tra i più graditi dell’edizione 2023, l’Australia non è da meno. 360 ALLSTARS è ormai un classico appuntamento per gli amanti del genere. Prodotto da Onyx, lo spettacolo mischia performer e atleti, fondendo bmx, basket, breakdance e beatboxing a numeri acrobatici di varia natura, tutti allestiti con un gusto hip-hop e urban che ne hanno fatto uno dei maggiori successi del Fringe, sancito dalle canoniche cinque stelle con le quali i recensori premiano i più meritevoli.

Solitamente la compagnia Circa lavora su toni differenti, più delicati, rispetto alla sua connazionale Onyx, ma quest’anno potrebbero esserci delle sorprese in tal senso. Già dal nome dello show portato al Fringe, Circa’s Peepshow (Club Remix), sembra infatti che le atmosfere saranno quelle di un party adrenalinico e rumoroso. Nel comunicato si parla di “cabaret” e di “nightclub”, con tanto di DJ che dal vivo sosterrà talentuosi acrobati con una colonna sonora fatta apposta per ballare.

In tutto questo l’Europa non sta a guardare, e schiera una delle troupe più forti a livello internazionale degli ultimi anni. Torna infatti dall’Ungheria Recirquel con lo spettacolo IMA, presentato in una nuova venue targata Assembly, il Murrayfield Ice Rink. Diretto dal visionario regista Bence Vági, lo show si preannuncia come un rituale guidato da un performer-sciamano che condurrà gli spettatori in territori inesplorati della mente umana. Dal trailer si intuiscono le atmosfere rarefatte e l’intensità dell’esibizione, ambientata in scenografie che vogliono ricordano il cielo stellato sopra il deserto, il luogo perfetto per quello che la stampa ungherese ha definito “un’esperienza sacra anche per chi non è religioso”.

IMA – Recirquel (Credits – Balint Hirling)

Al Fringe i grandi nomi del live entertainment convivono con i talenti emergenti della scena. Quest’anno la multivenue Underbelly punta su The Revel Puck Circus, una giovane compagnia inglese che porta The Wing Scuffle Spectacular. L’intenzione esplicita del gruppo è realizzare un lavoro dall’appeal universale senza sacrificare l’integrità artistica, equilibrando profondità e intrattenimento. Qualcuno potrebbe obiettare che questo è stato da sempre il mandato del circo, ed in effetti il Revel Puck sembra riprendere l’estetica classica dello spettacolo popolare innestandovi una freschezza che potrebbe farne la rivelazione del festival.

Ai confini tra danza e circo si pone l’Acro Physical Theatre di Taiwan, che con Duo 0471 mette in scena gli infiniti sentimenti che compongono le relazioni umane attraverso i movimenti acrobatici di due performer che esprimono con la grazia dei loro corpi tutto quello che è possibile dirsi in una coppia. Un tavolo e qualche sedia fanno da sfondo ad una storia d’amore, all’espandersi delle passioni, all’esplosione delle parole che solo con la fisicità trovano il modo di risuonare.

Come detto all’inizio, questi sono solo alcuni dei tantissimi spettacoli che gli spettatori potranno vedere a Edimburgo. Si sarebbe potuto cercare altri percorsi, nella programmazione, che ci avrebbero portato verso show diversi. Ma in fondo, il fascino del Fringe è proprio questo: le praticamente infinite possibilità per lasciarsi meravigliare.

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