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Cercando la luce. L’assemblea dell’Ente Nazionale Circhi

Fra varie ondate pandemiche ed echi di guerra sempre più nitidi, l’associazione di categoria più antica d’Italia trova la forza per riprendere le fila della continua battaglia per la difesa dei propri diritti e per l’affermazione della propria identità culturale e del proprio modello di impresa.
In un contesto sociale in cui le persone si incontrano ormai più spesso da “remoto” e con la gloriosa sala riunioni dell’AGIS riconfigurata con le direttive legate al Covid-19, si può affermare senza tema di smentita di essersi trovati di fronte ad un’assemblea assai partecipata con posti in piedi o con sedute di fortuna (su tavoli e altri arredi).
Oltre al presidente Antonio Buccioni, presente la gran parte del consiglio direttivo oltre al presidente del collegio dei revisori dei conti Gianni Mennuni. La maggior parte degli assenti, per altro, aveva fatto pervenire giustificazioni e saluti, come quelli degli avvocati Benedetto Valerio e Francesco Mocellin (anche rappresentante dell’Ente Nazionale Circhi presso l’ECA).
Dopo il saluto agli scomparsi dell’ultimo anno, accompagnato da un minuto di silenzio, Buccioni ha iniziato la propria relazione ricordando l’impegno concreto di rappresentanti dell’associazione a favore delle popolazioni ucraine colpite dalla guerra, in particolare il Circo Ronny Roller. Complesso, che si è di recente contraddistinto anche per aver imposto al Comune di Fiumicino e in particolare al Sindaco Esterino Montino (marito di Monica Cirinnà) le giuste leggi dello stato italiano, riaffermando il proprio diritto di lavorare con gli animali di Stefano Orfei Nones.

Buccioni ha sottolineato come da un punto di vista commerciale la macchina del circo sia ripartita con esiti confortanti riaffermando la propria convinzione che il lockdown abbia in qualche modo favorito un riavvicinamento del pubblico italiano alla forma di spettacolo più popolare, dopo una certa disaffezione dovuta a fattori di varia natura. Un tesoro che bisogna sforzarsi di non gettare via a costo di una ferrea disciplina interna.
È poi passato a denunciare con fermezza un dato di fatto: la categoria non riesce a profittare in maniera congrua di contributi ministeriali e in genere di sostegni pubblici e privati di ogni tipo. Con l’appunto di impegnarsi di più a non essere superati da movimenti artistici e produttivi di più recente formazione e di natura per altro ibrida rispetto al circo classico sotto il tendone, con il profumo di segatura. A questo riguardo la pandemia ha costituito un campanello importante facendo comprendere la necessità di una più costante attenzione alla materia.
Ha ribadito la necessità di una categoria coesa che non si perda in faticose concorrenze interne che finiscono per premiare esterni. Sostenendo anche che l’eventuale nascita di altre forme associative o sindacali che possano aiutare a raggiungere gli obbiettivi del settore sarebbe di certo benvenuta.
Il dibattito seguito alla relazione è stato aperto e vivace, con interventi di molti associati, fra i quali il più appassionato quello di Gaetano Montico che ha ricordato a tutti i presenti la necessità di maggiore coesione e maggiori sforzi dei singoli a vantaggio degli interessi della categoria. Con la proposta di chiedere ai comuni una sorta di “valutazione” sull’operato dei vari complessi ospitati che alla lunga formerebbe di fatto dei dossier funzionali alla selezione di operatori seri. Importante anche esigere dai propri colleghi il rispetto di norme legate tanto al buon senso che ai vari regolamenti in uso, proprio per evitare che per gli sbagli di pochi paghino in tanti.
Tra i molti interventi accorati quelli di Livio e Flavio Togni e Paride Orfei, entrambi protesi alla necessità per il settore di avere credibilità verso l’esterno pur nelle difficoltà indotte dalle pastoie della burocrazia.

Buccioni ha presentato agli astanti Gabriella e Marialuisa che da qualche anno collaborano con varie importanti realtà fra le quali le associazioni sportive della Polisportiva Lazio, per le quali curano la raccolta fondi in prevalenza attraverso bandi europei ma con attenzione anche a possibilità legate ad enti regionali e fondazioni. Le due ospiti hanno presentato la loro attività e dato massima disponibilità a creare partnership con imprenditori circensi, sempre attraverso l’ENC.
A corollario di questo intervento il presidente Buccioni ha segnalato che l’antica istituzione dell’Istituto per il credito sportivo, per statuto al servizio di sport e cultura, ma di fatto impegnato solo per il primo, di recente si è aperto a progetti culturali.
Il presidente ha poi riferito in merito alla situazione legata alla legge delega Franceschini, approvata nel 2017, per la quale si attendevano decreti attuativi mai arrivati e di fatto quindi decaduta. Ha anche segnalato il recente cambiamento costituzionale con l’introduzione del concetto del “benessere animale” nella nostra carta fondante. Cambiamento subito sposato dall’Ente per fronteggiare sul nascere eventuali interpretazioni fuorvianti.
Sul punto amministrativo ha ricordato come la situazione di ciascun esercente sia differente in merito al pagamento delle quote associative, pregando tutti intanto di procedere a confermare l’anno corrente per poi verificare ciascun caso.
In merito alla proposta di Montico di ridurre a tre le categorie previste dallo statuto si è deciso di rimandare al futuro tale eventuale emendamento.
In merito alle cariche elettive Buccioni ha proposto di mantenere fino alla prossima assemblea le presenti cariche allargando, su proposta di Gaetano Montico, il consiglio allo stesso Montico oltre che a Enis Castellucci e a Luca Gravagna che potranno di certo dare un prezioso contributo. Anche in questo caso l’Assemblea ha approvato all’unanimità.

Il presidente del collegio dei revisori, Gianni Mennuni, ha illustrato i bilanci consuntivi e preventivi senza segnalare particolari questioni, e ottenendo l’approvazione all’unanimità dell’assemblea.
Antonio Giarola ha espresso profondo rammarico per la notizia della chiusura dell’Accademia, chiedendo al Consiglio chiarimenti sulla decisione e in generale sull’opportunità della scelta. Il vivace dibattito seguito ha testimoniato una volta di più quanto tutto il settore sia profondamente legato all’istituzione scaligera.
Buccioni ha infine ricordato il buon esito di “Viva il circo”, l’evento ideato dall’Ente Nazionale Circhi per premiare da una parte i giovani talenti, legandoli alle grandi stelle del passato, e dall’altra figure dalla provata solidità professionale. La prima edizione si era svolta nel gennaio del 2019 al Circo Americano. La seconda nell’ottobre 2020 a Latina. Il 2021 è saltato ma l’intenzione è quella di recuperarla organizzando nell’anno in corso due edizioni a distanza di qualche mese una dall’altra. A tal fine sarà importante ricevere da tutti segnalazioni in merito ai giovani talenti. Nell’anno in cui quasi certamente chiude l’Accademia, la luce su cui puntare tutto è di certo in questa direzione.

Rocco Maggiore

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