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Buccioni: “Il circo italiano, mortificato dalle istituzioni, trionfa a Monte Carlo”

Gianni Fumagalli e Daris (tutte le foto sono di Andrea Giachi)
Gianni Fumagalli e Daris (tutte le foto sono di Andrea Giachi)
“Esprimo grande soddisfazione per gli esiti straordinari del 39° Festival Internazionale del Circo di Monte-Carlo, con un palmarès che vede l’Italia adeguatamente premiata sia per la qualità che per la quantità dei riconoscimenti attribuiti”. Così il presidente dell’Ente Nazionale Circhi, Antonio Buccioni, che commenta il successo, davvero lusinghiero, della rappresentanza italiana all’ultima edizione della più prestigiosa competizione su scala mondiale dedicata alle arti circensi. E non a caso le statuette (Clown d’Oro in particolare) di Monte-Carlo vengono paragonate a quelle degli Oscar per il cinema.
Elvis Errani
Elvis Errani
Il Clown d’Oro è stato attribuito dalla giuria presieduta dalla principessa Stephanie di Monaco ai clown Gianni Fumagalli e Daris, il Clown di Bronzo al numero di elefanti di Elvis Errani, insieme ad altri premi speciali, che sono andati anche a Priscilla Errani, Alessio Fochesato ed Erik Niemen: in tutto quattordici i riconoscimenti agli artisti italiani presenti a Monte-Carlo.
“L’eccezionale risultato consente anche di sottolineare la complessiva bontà del messaggio che il Circo italiano offre nel panorama mondiale, operando di partenza in un contesto di incredibile avvilente sottovalutazione socio-culturale del fenomeno Circo nel nostro Paese, quando non addirittura di penalizzazione”, prosegue Buccioni.
Erik Niemen
Erik Niemen
“L’Italia viene premiata in ciascuna delle discipline che nell’insieme determinano la definizione stessa del Circo nella cultura occidentale, quelle che formano da sempre l’ossatura del circo di tradizione: clownerie, acrobatica e animali. Per la clownerie il premio è ai massimi livelli, e non è la prima volta che ciò accade, basti citare un altro illustre precedente, il clown dei clown David Larible, a sottolineare la caratura di una tradizione, quella italiana, che è punto di riferimento nel mondo. Nell’acrobatica Priscilla Errani e Erik Niemen hanno tenuto alto il prestigio dell’Italia, mentre per quanto riguarda i numeri con animali, Elvis Errani e Alessio Fochesato (pappagalli ammaestrati) hanno meritato il successo attribuito loro dalla giuria e dal pubblico”, sottolinea il presidente Enc.
Priscilla Errani
Priscilla Errani
“Ciò di cui stiamo parlando si è verificato a qualche chilometro dai confini dell’Italia, ad ulteriore desolante testimonianza di come la civiltà non sia lontana anni luce dal nostro Paese ma ne lambisca i confini. In un contesto di considerazione e di rispetto nei confronti del circo, comprese le discipline che vedono l’impiego degli animali, che respingono l’animalismo come una manifestazione di fanatismo assimilabile a quelle che oggi si stanno dimostrando nei loro aspetti devastanti in tutto il mondo”, dice ancora Buccioni.
“Con stupore, nel contempo ammirato nei confronti degli artisti, e desolato nei confronti, più in generale, della situazione culturale dell’Italia che pure è patria del teatro lirico e di grandi fenomenologie dello spettacolo, dobbiamo tristissimanente dare per scontato che questa messe di eccelsi artisti che nulla hanno da invidiare per qualità e per rigorosità di approccio professionale alle star del cinema, del teatro, della musica e della danza nostrane”,
Alessio Fochesato
Alessio Fochesato
conclude, “troveranno fondamentalmente le opportunità più significative di dimostrare ancora il loro valore fuori dal territorio nazionale. In una parola – conclude Buccioni – è doveroso segnalare che, purtroppo, una parte significativa della cultura popolare italiana è da tempo costretta ad estrinsecare le proprie qualità professionali in esilio”.
Infine “un pensiero commosso a Kevin Ferrari. Circo da sempre e talvolta significa anche rischio estremo nel superiore nome dell’arte”.