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Botta e risposta fra Lav e Enc sulla “Nazione”

Brigitta Boccoli nella foto "La Nazione"
Befana con polemica. Venerdì 6 gennaio, dalle ore 14 alle 15 (inizio spettacolo), la LAV insieme ad altre associazioni del territorio sarà presente al presidio organizzato davanti al Circo Moira Orfei, per “togliere la maschera a uno spettacolo di crudeltà, sfruttamento, sopraffazione e diseducazione”.
“Duemila animali in Italia sono ancora detenuti nei circhi mentre oltre 16 Paesi nel mondo vietano – del tutto o parzialmente – l’esibizione di circhi con animali. l’Italia detiene il record negativo di uno dei Paesi con il maggior numero di imprese circensi – circa 100 – e lo Stato italiano finanzia i circhi con animali, incluse le imprese che hanno subito condanne e/o denunce per maltrattamento di animali e/o altre violazioni di legge”, scrive la sezione pisana della Lega Antivivisezione”. E continua: “Dicono che il circo è magico. Sì, lo può essere quando la magia non abbraccia la crudeltà e la barbarie. Dicono che il circo è uno spettacolo. Sì quando non usa la violenza su esseri prigionieri, incatenati, asserviti. Altrimenti è camera di tortura. Dicono che il circo ha una funzione sociale, ricreativa e pedagogica ma oltre 600 psicologi hanno firmato un documento nel quale si esprime “motivata preoccupazione rispetto alle conseguenze sul piano pedagocico, formativo, psicologico della frequentazione dei bambini di zoo, circhi, sagre in cui vengono impiegati animali……..in quanto sollecitano una risposta incongrua, divertita e allegra, alla pena, al disagio, all’ingiustizia.”
“I circensi sostengono di amare i loro animali, perchè diversamente gli animali non potrebbero esibirsi ma dimenticano di dire che molto prima di quell’esibizione, gli animali (sia nati in cattività che prelevati dalla natura) sono stati “spezzati” con una doma feroce, piegati con la paura (sindrome di Stoccolma). I circensi sostengono che i loro animali stanno bene perchè li curano e li nutrono ma anche gli ergastolani vengono curati e nutriti mentre anelano alla libertà. Parole da palcoscenico. Dietro le quinte di quel mondo chiuso, recitano le fruste, i pungoli, gli uncini, i tiranti, le scosse elettriche e tanto immenso dolore”.
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Alle affermazioni contenute nel comunicato della Lav, risponde il presidente Enc con una replica al quotidiano della Toscana:

Firenze, 4 gennaio 2012 – Alle dichiarazioni della Lav, riportate da LaNazione on line, che annunciano il presidio che si terrà il 6 gennaio davanti al Circo Orfei segue la replica del presidente Ente Nazionale Circhi Antonio Buccioni.

Davanti ad una scarica di menzogne e luoghi comuni come quelli diffusi dalla Lav per annunciare il presidio davanti al circo Moira Orfei, non si sa da dove cominciare per rimettere in fila le cose. Ma una replica è dovuta dinnanzi alla diffamazione allo stato puro. Gli animali nei circhi non sono “detenuti” ma vivono in base alla normativa vigente (sono numerosi i controlli effettuati dalle Autorità pubbliche) nel migliore dei modi.
Lo Stato non “finanzia” i circhi ma riconosce loro cifre irrisorie, non certo sufficienti a mantenerli in vita, come sostengono gli animalisti: si parla di circa 2 milioni di euro per oltre un centinaio di circhi.Incassano molto di più le associazioni animaliste da enti pubblici e Stato, in quest’ultimo caso i dati sono tenuti segreti a differenza di quelli dei circhi, che sono consultabili da tutti sul sito internet del ministero per i Beni e le Attività culturali.
Le ultime cifre note, e solo grazie alla insistenza di un parlamentare della Repubblica, sono quelle del 2006, quando le circa 70 organizzazioni ambiental-animaliste in Italia ricevevano dallo Stato 3.390.553 euro, dunque molto più dei circhi. Circa le altre fandonie, cioè l’ammaestramento frutto di “strumenti coercitivi”, e l’utilizzo “dietro le quinte” di “pungoli, uncini e fruste”, aspettiamo che gli animalisti portino quanto prima le prove di ciò che sostengono, altrimenti saranno chiamati a giustificare le loro affermazioni deliranti nelle aule dei Tribunali. Cerchi di fuoco e scimpanzé non esistono da anni nei circhi italiani. Sono rimasti solo nell’armamentario di bugie e banalità diffuse a piene mani dagli animalisti.
La Nazione