Ieri la ferma presa di posizione del presidente dell’Enc Antonio Buccioni e la mobilitazione dei circhi Grioni e Codanti. Oggi il consigliere della Lega Nord di Besana, Alessandro Grioni, chiede scusa e il sindaco difende i circhi. E’ l’epilogo di una vicenda che la tempestiva presa di posizione del circo ha virato in modo contrario rispetto alle premesse. Di seguito pubblichiamo gli articoli usciti oggi sul quotidiano “Giornale di Carate”.
Mondo del circo in rivolta dopo le accuse della Lega: «Noi non siamo dei ladri!»
Pronta una querela nei confronti del lumbard
«Noi non siamo ladri. Il pane che mangiamo ce lo guadagnamo lavorando onestamente. E paghiamo le tasse. Sempre, basta pensare che ogni settimana subiamo un controllo fiscale. Senza pensare poi ai soldi che versiamo ai Comuni per l’occupazione del suolo, le affissioni, la spazzatura. Si parla di 4mila euro per piazze come quella di Monza, per soli 18 giorni». «I nostri figli frequentano la scuola e poi corrono a studiare l’arte circense. Non sono in giro a delinquere». «Le affermazioni di
Alessandro Corbetta ci hanno offeso e danneggiato. Non ha alcuna prova… vogliamo delle scuse». Il mondo del circo è in rivolta dopo il comunicato stampa diramato la scorsa settimana dal consigliere comunale della Lega nord, contro il quale è pronta anche una querela. A partire dal «Grioni», in città, in via De Gasperi, fino a ieri, lunedì. Sempre ieri, il figlio del titolare,
Marco Grioni, insieme al rappresentante dell’Ente nazionale circhi (raggruppa 120 imprese e 10mila lavoratori, ndr) Paolo Codanti e ad alcuni colleghi ha incontrato il comandante dei Vigili
Nicolò Diana ed il sindaco Sergio Cazzaniga. A quest’ultimo hanno portato i ringraziamenti per le parole spese a loro favore. E’ stata poi la volta di una conferenza stampa, convocata sotto il tendone di Villa Raverio. Per ribadire la loro correttezza e puntare i riflettori sulle difficoltà quotidiane contro le quali i circensi sono costretti a combattere ogni giorno. Circensi che «per la maggior parte sono del nord e votano Lega», come dimostrato anche dallo storico clown del «Grioni», con la tessera del Carroccio in tasca.«Per noi, ormai, trovare le piazze è un’impresa – ha assicurato Codanti – Presentiamo le richieste d’autorizzazione con un anno d’anticipo ed in molte realtà ci vediamo rispondere che non ci sono aree attrezzate o che non sono ammessi gli animali. Il tutto adducendo delle scuse. Pensate che un’estate, in montagna, ci avevano respinto perchè lo spazio preposto serviva per ammassare la neve…». «Questo nonostante ci sia una legge statale, la 377 del 1968, a tutela e promozione della nostra attività».Stesso percorso in salita per gli animali. «Ci accusano di maltrattarli ma è una falsità – ha sottolineato Marco Grioni – A dimostrarlo ci sono le autorizzazioni dell’ente più adatto a giudicare, l’Asl. Ad ogni nostro spostamento, i veterinari arrivano per verificare vaccinazioni e condizioni ambientali, legate a metrature ben precise. Ad ogni spostamento, ribadisco. Vale a dire che ho ricevuto la visita degli esperti a Desio e poi ancora, a soli cinque giorni e nove chilometri di distanza, a Besana».Fortuna che la gente, in particolare i più piccoli, non smettono di amare giocolieri, trapezisti e domatori.«Abbiamo tenuto sei spettacoli in città. Mille e 500 sono stati gli spettatori – ha concluso Grioni con una battuta – Besana conta poco meno di 16mila abitanti. E’ il 10 per cento quindi… abbiamo buone possibilità di vincere le elezioni contro la Lega».
«Mi scuso con i tanti circensi onesti»
Desidero precisare meglio le mie dichiarazioni in riferimento al circo e in generale a tutti i lavoratori del mondo circense. Voglio sottolineare che non c’era alcuna allusione ai lavoratori del circo tout court, né in particolare al circo Grioni presente in città. Il circo italiano, quello sano, delle tradizioni e dei lavoratori ben venga. Le mie dichiarazioni si riferivano ad alcuni fatti che provengono dalla cronaca. In particolare si sono verificati dei casi di sequestri di animali da parte delle forze dell’Ordine o di furti e scippi (è sufficiente una ricerca sul web per dimostrarlo) collegati a ladri acrobati stranieri, che hanno lavorato in strutture circensi, i quali sfruttavano le proprie indubbie doti acrobatiche per compiere attività illecite. Non era però mia intenzione accusare tutta la categoria o qualcuno in particolare ma il mio voleva essere un monito a questa amministrazione che troppo spesso ha un atteggiamento superficiale su tematiche legate alla sicurezza dei cittadini besanesi e non solo. Mi scuso pertanto nei confronti dei tanti circensi onesti che con fatica portano avanti una pratica storica e affascinante, ma, al tempo stesso, intendo sollecitare l’introduzione di regole precise per permettere agli onesti di lavorare bene, tutelando tutti i cittadini che vedono nel mondo del circo un momento di sano svago, e al contrario di isolare chi utilizza questa attività come copertura per commettere reati.
ALESSANDRO CORBETTA
Sindaco striglia: “E’ da tutelare”
«E’ vergognoso speculare sul nostro reale disagio legato alla microcriminalità». E ancora. «Io sarei complice dei ladri? Allora vadano in caserma e mi denuncino». «Noi per la sicurezza stiamo facendo, eccome: su indicazione dei carabinieri, i vigili stanno compiendo controlli serali anti furto. Dal 14 al 17 gennaio hanno percorso 187 chilometri. Dal 19 al 24, 300». Insomma, non è piaciuta al sindaco
Sergio Cazzaniga la richiesta inviatagli dalla Lega nord. La scorsa settimana, dalle colonne del Giornale, il Carroccio aveva puntato i riflettori sui circhi, rivolgendosi all’Esecutivo per ottenere uno «stop» al rilascio delle autorizzazioni. Richiesta negata dal primo cittadino. Anzi, non fosse stato per i tanti impegni, sarebbe stato di certo tra gli spettatori seduti sotto il tendone allestito in questi giorni in via De Gasperi. «Se un circo è titolato a lavorare ed ha tutte le carte in regola, perché un sindaco non dovrebbe farlo arrivare in città? – la sua domanda – L’arte circense, nonostante i dubbi che nascono dall’attenzione verso gli animali, resta un’arte che, in quanto tale, andrebbe difesa. Ricordo ancora quand’ero bambino, mio papà mi dava la mancia per il biglietto dicendo: “Devono mangiare anche loro…”». «E’ questo spirito umano che ci distingue dalla Lega – ha sottolineato con una stoccata – Non mi risulta poi che le Amministrazioni precedenti abbiano ostacolato il medesimo tipo di attività in passato, compresa quella di centrodestra».«Ricordo poi che è grazie alla mia prima Amministrazione ed alla sbarra installata d’accordo con vigili e carabinieri che, dal 2005, i nomadi non accedono più al parcheggio di via De Gasperi».