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Benvenuti a Mirabilia, il Festival “incontro” che invade Fossano

Piazza castello occupata dal circo

Fossano – È indirizzata verso il circo-teatro, il circo di ricerca, il circo-sociale e il circo contemporaneo questa quinta edizione del Festival Mirabilia di Fossano. Un’incantevole chiesa sconsacrata ospita la segreteria del festival, due chapiteaux si erigono maestosi nel piccolo e affascinante borgo, e poi ancora 15 aree di spettacolo in cui si alternano 45 compagnie italiane e dal mondo. Fossano non si limita a programmare, ma si caratterizza per il numero notevole di coproduzioni (13): un proficuo numero di relazioni internazionali permette alle compagnie protagoniste di debuttare in Italia e di viaggiare per tutta Europa grazie al costante lavoro di rete di Mirabilia. Un festival aperto alle compagnie europee, con una finestra su alcune compagnie provenienti da differenti parti del mondo (Etiopia, Mongolia, Australia), che dà spazio e visibilità anche a numerose produzioni nostrane. Tutta la città accoglie lo strano mondo delle arti di strada: alcuni artisti in bicicletta distribuiscono i cd delle proprie produzioni, e gli abitanti di Fossano si prodigano a dare indicazioni per raggiungere le meravigliose location adibite a palcoscenico. Un festival che è un incontro, e non solo una vetrina.

Brunch per gli artisti di Mirabilia

Nei cortili e nei bar di Fossano ci si confronta con gli artisti e le loro storie di crescita e spesso di emigrazione. I portici della città si trasformano per pochi giorni in una babele colorata dalle genti di tutto il mondo: ai ricchi buffet proposti dai bar della città ci si può imbattere negli eccentrici artisti disabili de La Bande de Fous, come nelle eleganti contorsioniste mongole, nell’allegria dei clown chileni, così come nelle storie degli acrobati etiopi del Fekat Circus. Stefano, che gestisce un bar nella piazza del Castello, è molto felice dell’iniziativa e spera che il tempo collabori e che Fossano si riempia dei numerosi spettatori che Fabrizio (il direttore del Festival) gli ha annunciato. “Si lavora bene in questo periodo, ma ci dispiace che l’amministrazione non ci abbia coinvolto nell’organizzazione, negandoci la possibilità di offrire il nostro lavoro al servizio del festival”. Un’impresa di Torino si occupa infatti di spillare le birre e preparare il cibo per i numerosi ospiti che accorrono a Fossano.

Anche una chiesa sconsacrata fra le location del festival

“Non è una questione economica, ma una questione di principio. Noi stiamo qui tutto l’anno e si lavora poco. Questa è la nostra città e ci aspettiamo di fare quello che qui facciamo tutto l’anno”. Mentre il sole si prepara a tramontare su Fossano, tutt’intorno si accendono i riflettori, si montano le scene: dalle 19 si alternano per tutta la città più di 30 spettacoli e le nuvole sembrano le uniche fuggitive!
Valentina Maggio

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