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Bellucci in Siria: Legnini (Pd) scrive a Frattini

“Bisogna disporre un intervento immediato per garantire la sicurezza personale dei 70 artisti del circo abruzzese Embell Riva in tournee in Siria, per garantire loro la necessaria assistenza e per consentire un sollecito rientro in Italia”. E’ quanto il senatore Pd Giovanni Legnini chiede al ministro degli esteri Franco Frattini in una interrogazione urgente ed in una lettera, per sollecitare l’intervento della Farnesina a sostegno degli artisti abruzzesi del circo Embell Riva, da alcuni mesi in Siria per una tournee, che stanno vivendo da giorni una situazione drammatica non riuscendo a far rientro in Italia a causa della difficile situazione politica in cui il Pese e’ precipitato negli ultimi tempi. “Il circo, appartenente alla famiglia circense dei Bellucci” scrive Legnini nell’interrogazione, “e’ composto, oltre che dalla famiglia di Roberto Bellucci, da circa 70 persone, tra cui 6 donne e 2 bambini di 6 ed 8 mesi nati a Damasco nel corso della tournee. La compagnia circense si trova attualmente a Khameshly, citta’ del nord della Siria situata in una zona al confine con l’Iraq e la Turchia a circa 530 chilometri da Tartus, la citta’ portuale da cui il circo dovrebbe imbarcarsi il prossimo 30 aprile per Venezia con un traghetto della Visemar Line. Stando a quanto riferito dallo stesso Roberto Bellucci in una lettera inviata all’Ambasciata d’Italia in Damasco, la stessa compagnia non sarebbe stata posta nelle condizioni di proseguire la tournee siriana in quanto le autorita’ locali avrebbero negato, per motivi di sicurezza, il rilascio dei permessi necessari alla prosecuzione degli spettacoli. Nella medesima lettera – prosegue Legnini – lo stesso Bellucci denuncia alcuni episodi di aggressione che si sarebbero verificati nei giorni scorsi ai danni di alcuni componenti della stessa compagnia, oltre ai diversi danni che sarebbero stati arrecati ad alcuni mezzi di trasporto di proprieta’ della stessa compagnia”. Ora la situazione si fa critica. “Il mancato rilascio da parte delle autorita’ locali dei permessi necessari a consentire alla compagnia circense di raggiungere la citta’ di Tartus per imbarcasi per l’Italia il prossimo 30 aprile” dice il senatore Pd “impedisce di fatto ai nostri connazionali di lasciare la Siria e di rientrare in Italia prima che la situazione in tale Paese precipiti ulteriormente. Infatti, sono sempre piu’ frequenti e gravi gli episodi di violenza registrati negli ultimi giorni e sempre piu’ violenti gli scontri tra esercito e manifestanti anche lungo la via che collega Khameshly al porto di Tartus. Cio’ espone i nostri connazionali a una situazione di evidente pericolo”. Da qui la richiesta di intervenire rapidamente “per garantire l’immediato rientro in Italia dei 70 artisti”. (AGI)