ROMA – ”Quella di oggi e’ stata un’altra giornata drammatica: la nostra situazione e’ sempre più difficile e non abbiamo piu’ alcun tipo di protezione”. E’ l’ennesima richiesta di aiuto – arrivata via mail – di Attilio Bellucci, 42 anni che insieme al fratello Emidio gestisce il circo Bellucci bloccato a Sfax in Tunisia ”sotto assedio da balordi rivoltosi”. Una situazione di difficolta’ che le autorita’ italiane hanno ben presente e che ha indotto l’ambasciatore d’Italia a Tunisi Pietro Benassi a reiterare la richiesta di un presidio da parte delle forze armate per garantire l’incolumita’ del centinaio di circensi bloccati da giorni nelle loro roulotte.
”Non abbiamo più nulla da mangiare – e’ il racconto dei Bellucci – ieri sera abbiamo finito le lenticchie che non avevamo mangiato a capodanno e in più non possiamo uscire dalle nostre carovane abitazione perchè ci prendono a sassate. Abbiamo visto uccidere persone davanti ai nostri cancelli, abbiamo visto andare a fuoco macchine negozi. Siamo sconvolti. Non abbiamo ancora ricevuto alcun messaggio per poter tornare a casa abbiamo saputo che dopo i voli anche i porti hanno riaperto i battenti. Vi chiediamo di aiutarci di far in modo che arrivi una nave per noi. Non possiamo neanche cominciare a smontare il circo poichè se usciamo rischiamo la vita. Nella nostra comunità ci sono bambini e una bimba quella di mio fratello Emidio nata da tre mesi”.
Quindi, i fratelli Bellucci si rivolgono al ministro Franco Frattini e a presidente del Consiglio Silvio Berlusconi per ” fare in modo di portare in salvo una intera’ comunita”’. ”Solo stando qui si capisce il pericolo che tutti stiamo correndo, senza più cibo, acqua e carosene per i gruppi elettrogeni e di conseguenza siamo anche senza luce”. ”Ringraziamo comunque – concludono – tutti coloro che si sono messi in moto per aiutarci e la solidarietà dei tanti connazionali che ci mandano messaggi di affetto e di stima” A partire dall’ambasciatore Benassi che ”si sta prodigando ogni istante a risolvere il caso del nostro circo” ed ”oggi ci ha fatto arrivare il latte per la piccola bambina del circo di tre mesi e il frumento per gli animali”. ”Ci ha detto che sta provvedendo anche a trovare la protezione attraverso l’esercito della nostra città circense: un grande segno di responsabilità, che ci lascia ben sperare per poter trovare una soluzione positiva al più presto”.
Ansa
Circo.it ieri ha parlato al telefono con Attilio Bellucci. Si segnala anche la richiesta del governatore della Puglia, Nichi Vendola, che ha chiesto al ministero degli Esteri che si adoperi per tirare fuori dai guai la famiglia di Attilio ed Emidio Bellucci.